Bloatware samsung: il problema si aggrava

Il Samsung Galaxy Tab S11 rappresenta un significativo avanzamento nella serie di tablet di punta dell’azienda. Con schermi più luminosi e una dotazione hardware che non delude, ci sono Aspetti legati al software che suscitano preoccupazioni, in particolare per quanto riguarda il bloatware.

bloatware: un problema persistente per samsung

Il termine bloatware si riferisce a quelle applicazioni preinstallate sui dispositivi che non risultano necessarie. Sebbene alcune app come il dialer o le impostazioni siano indispensabili, altre come giochi o piattaforme social possono essere considerate superflue. Le lamentele riguardo al bloatware sui dispositivi Samsung risalgono a modelli storici come il Galaxy S2 e S3, dove utenti segnalavano la presenza di app indesiderate che occupavano risorse preziose senza possibilità di disinstallazione.

Un miglioramento con One UI

Con l’introduzione della One UI, Samsung ha ridotto significativamente il numero di applicazioni preinstallate, consentendo anche la rimozione della maggior parte di esse. Rimangono ancora presenti app come Facebook e Microsoft Office già caricate sul dispositivo al momento dell’acquisto.

novità nel galaxy tab s11

Il Galaxy Tab S11 introduce quattro nuove applicazioni preinstallate: Clip Studio, Goodnotes, LumaFusion e Notion. Queste applicazioni sono generalmente ben accolte dagli utenti e si integrano bene con le funzionalità del tablet. La vera questione riguarda però la modalità in cui Samsung promuove queste app.

Strategia di marketing aggressiva

Samsung ha scelto di mettere in evidenza queste applicazioni durante i propri eventi stampa, collaborando con gli sviluppatori per offrire prove gratuite ed esclusivi sconti agli utenti Samsung. Questa strategia potrebbe segnare l’inizio di una tendenza preoccupante verso un aumento delle applicazioni preinstallate giustificate da vantaggi economici.

bloatware accettabile? no grazie!

Sebbene le promozioni possano sembrare vantaggiose per gli utenti, è fondamentale considerare che tali scelte commerciali potrebbero incentivare Samsung e altri produttori a includere sempre più bloatware nei loro dispositivi. Un’alternativa migliore sarebbe quella di presentare un elenco di app consigliate durante la configurazione iniziale del dispositivo anziché caricarle automaticamente.

  • Clip Studio
  • Goodnotes
  • LumaFusion
  • Noiton

In conclusione, sebbene il bloatware possa sembrare meno rilevante rispetto al passato, la sua crescente presenza rappresenta una sfida significativa per gli utenti moderni dei dispositivi Samsung.

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