performance della console portatile
Secondo Bryan Heemskerk, noto insider del settore, il nuovo dispositivo portatile non influenzerà negativamente le prestazioni dei giochi sulla PS6. Durante un recente podcast, Heemskerk ha affermato che l’industria videoludica è entrata in una fase definita “post-risoluzione”, dove titoli come Street Fighter 6, grazie al supporto della tecnologia Nvidia DLSS, riescono a presentare effetti visivi superiori su piattaforme con risoluzioni inferiori rispetto ad altre console.
Molti sviluppatori concordano sul fatto che ridurre la risoluzione sia più efficace rispetto a compromettere la qualità grafica. Se si interviene principalmente sulla risoluzione, mantenendo intatti gli effetti visivi, il processo di adattamento dei giochi da console a portatili diventa meno complesso. Tecnologie come Sony PSSR e AMD FSR 4 stanno diventando sempre più sofisticate, facilitando questa transizione.
sfide delle versioni per PC
Heemskerk sottolinea che la vera limitazione nello sviluppo dei giochi per PS6 deriva dalle versioni destinate ai PC. Attualmente, quasi ogni gioco sviluppato per le console PlayStation deve considerare anche una futura conversione su PC. Questo obbliga gli sviluppatori a tenere conto delle diverse configurazioni hardware utilizzate dai giocatori su PC, molti dei quali continuano a utilizzare schede grafiche obsolete e dispositivi con capacità di archiviazione limitate.
Se un titolo sfrutta appieno il potenziale hardware della console, ciò può generare problematiche significative durante la sua conversione per PC. Per esempio, lo sviluppo di Metal Gear Solid 3 Remake, progettato come gioco multipiattaforma, ha mostrato risultati grafici non significativamente migliori rispetto a Metal Gear Solid V. Al contrario, titoli esclusivi come Death Stranding 2 e Metroid Prime Remaster, che non devono affrontare compromessi per le versioni PC, possono spingere le prestazioni hardware al limite.
futuro della PS6 e del dispositivo portatile
Dalle informazioni trapelate in precedenza, si prevede che la PS6, identificata con il nome in codice “Orion”, venga lanciata nell’autunno del 2027 insieme alla sua console portatile “Canis”. Quest’ultima dovrebbe integrare chip realizzati con processo produttivo a 3nm e sarà equipaggiata con un processore Zen 6c a quattro core e tra 12 e 20 unità computazionali RDNA 5. Sebbene la potenza grafica sia prevista essere circa la metà rispetto alla PS5, sarà dotata di capacità avanzate di ray tracing.
I dettagli suggeriscono che il dispositivo portatile supporterà giochi delle generazioni precedenti (PS5 e PS4) e includerà funzionalità come schermo touch screen, feedback aptico e slot MicroSD per espansione. Inoltre, attraverso una porta USB-C sarà possibile effettuare ricariche rapide e collegamenti video a schermi esterni.
A livello analitico si osserva che la scarsa penetrazione di mercato di AMD potrebbe ostacolare lo sviluppo di nuove tecnologie necessarie per le prossime generazioni di console. Di conseguenza, è probabile che le esigenze relative alle versioni per PC influenzino notevolmente l’utilizzo delle potenzialità offerte dal nuovo hardware.
Membri del cast ed ospiti rilevanti:
- Bryan Heemskerk – Insider del settore videoludico
- Sviluppatori vari nel contesto dei videogiochi multipiattaforma
- Annalisti dell’industria videoludica
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