Smart glasses: perché le demo di Meta hanno fallito a Connect

Durante la recente conferenza Connect di Meta, si è assistito a una dimostrazione tecnologica che ha preso una piega inaspettata, suscitando scalpore per motivi poco favorevoli. Il lancio delle nuove smart glasses dotate di intelligenza artificiale avrebbe dovuto rappresentare un momento culminante, ma si è trasformato in un evento imbarazzante quando i presentatori hanno chiesto assistenza agli occhiali, ricevendo solo silenzio e malfunzionamenti.

Quando gli occhiali intelligenti diventano troppo intelligenti

Il primo problema si è verificato durante una dimostrazione culinaria. L’influencer Jack Mancuso tentava di seguire le istruzioni per preparare una salsa di carne ispirata alla cucina coreana, ma l’assistente AI ha fornito indicazioni disordinate, creando confusione piuttosto che magia culinaria. Inizialmente, si pensava a un problema di Wi-Fi instabile come causa principale dell’imprevisto.

Il Chief Technology Officer di Meta, Andrew Bosworth, ha offerto spiegazioni più dettagliate su Instagram riguardo ai problemi tecnici che hanno afflitto la dimostrazione. Secondo Bosworth, l’incidente era dovuto a un sovraccarico di risorse: attivando la funzione Live AI non veniva gestita solo una coppia di occhiali Ray-Ban Meta, ma tutte quelle collegate presenti nella sala. Inoltre, un bug raro ha causato il buio dello schermo durante una videochiamata dal vivo con Mark Zuckerberg, lasciandolo visibilmente frustrato.

Le conseguenze della dimostrazione

Bosworth ha descritto quanto accaduto come una sorta di DDoS auto-inflitto, scherzando sul fatto che l’azienda aveva ingolfato la propria rete con troppe richieste simultanee. Sebbene i problemi siano stati risolti successivamente e gli occhiali stessi funzionassero correttamente, l’accaduto ha evidenziato le difficoltà intrinseche nello sviluppo della tecnologia AR alimentata da AI.

  • Jack Mancuso – Influencer
  • Andrew Bosworth – Chief Technology Officer
  • Mark Zuckerberg – CEO di Meta

Nonostante le difficoltà emerse durante la demo, Bosworth ha sottolineato che gli occhiali smart sono completamente operativi; i glitch riscontrati erano semplicemente problematiche tecniche iniziali tipiche dello sviluppo innovativo. Questo episodio serve da promemoria: anche con risorse considerevoli a disposizione, lo sviluppo dell’AR potenziata dall’AI presenta sfide significative e bug imprevisti fanno parte del processo creativo.

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