Licenziamenti di Google: centinaia di lavoratori dell’AI colpiti da dispute sui diritti dei lavoratori

Il settore della tecnologia è nuovamente al centro di polemiche, con Google che si trova coinvolta in una controversia riguardante i diritti dei lavoratori. Questa volta, il dibattito non verte su copyright o compensi equi per l’uso di contenuti online, ma piuttosto sulle condizioni di lavoro di coloro che hanno contribuito allo sviluppo dell’intelligenza artificiale dell’azienda.

Google licenzia lavoratori AI

Recentemente, Google ha deciso di interrompere il rapporto con oltre 200 contrattisti, noti come “rater” o “super rater”, assunti tramite aziende esterne come GlobalLogic. Questi professionisti avevano il compito di esaminare, modificare e riscrivere le risposte generate dall’AI per migliorarne l’accuratezza e la naturalezza. Molti di loro possedevano competenze elevate, provenendo da ambiti come l’insegnamento e la scrittura, con alcuni in possesso di lauree magistrali o dottorati. Erano considerati i “salvavita” umani che garantivano un output sicuro e affidabile dall’intelligenza artificiale.

Nonostante il loro contributo significativo, questi lavoratori hanno affrontato condizioni difficili. Sono emerse segnalazioni riguardo a mancanza di sicurezza lavorativa, assenza di benefici e notevoli disparità salariali. Alcuni “super rater” guadagnavano fino a 32 dollari all’ora, mentre altri impegnati in mansioni simili attraverso differenti subappaltatori percepivano solo 18 dollari all’ora. Questo clima di stress sul posto di lavoro ha generato frustrazione tra i dipendenti.

Licenziamenti dopo discussioni sulle condizioni lavorative

Secondo quanto riportato da Wired, le tensioni sono aumentate quando i lavoratori hanno iniziato a discutere delle proprie preoccupazioni relative alla retribuzione e alle condizioni lavorative su piattaforme social interne. Alcuni dipendenti avrebbero persino iniziato a esplorare possibilità di sindacalizzazione. Poco dopo l’inizio di queste conversazioni, GlobalLogic avrebbe vietato l’uso dei canali social durante l’orario lavorativo e licenziato alcuni dei membri più vocali del gruppo. Queste azioni sono state interpretate dai lavoratori come una forma di ritorsione.

I lavoratori erano dipendenti di GlobalLogic, afferma Google

Un portavoce di Google ha specificato che gli individui coinvolti erano dipendenti di GlobalLogic e non direttamente dell’azienda californiana. Secondo quanto dichiarato dalla compagnia, GlobalLogic è responsabile delle condizioni lavorative dei suoi collaboratori e Google si limita ad auditare i propri fornitori. Pertanto, teoricamente, Google non sarebbe responsabile delle problematiche sollevate dai lavoratori; la responsabilità principale ricadrebbe su GlobalLogic.

Continue reading

NEXT

Cambio di rotta di Google sulla registrazione delle chiamate nei telefoni Pixel

Il panorama degli smartphone è in continua evoluzione, con le aziende che cercano di soddisfare le esigenze degli utenti. Recentemente, Google ha mostrato un cambiamento significativo nella sua posizione riguardo alla registrazione delle chiamate sui dispositivi Pixel, una funzione da […]
PREVIOUS

Power bank ultrasottile Anker con Qi2 a soli 46 dollari

Nel panorama degli accessori tecnologici, la praticità e l’economicità rivestono un ruolo fondamentale. Tra le opzioni disponibili, il Anker Nano Power Bank si distingue per le sue caratteristiche innovative e il prezzo competitivo. caratteristiche del Anker Nano Power Bank Questo […]

Potrebbero interessarti

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più popolari

Di tendenza

Per guestpost o linkbuilding scrivi a [email protected]