La nuova serie di iPhone 17 è stata lanciata, introducendo aggiornamenti notevoli sia dal punto di vista hardware che del design. Tra le novità spicca il nuovo chip A19/A19 Pro, che promette un incremento delle prestazioni vicino al 40% rispetto alla generazione precedente. Sono stati apportati miglioramenti anche alle fotocamere, con l’aggiunta della funzione Center Stage. Oltre ai cambiamenti visibili esternamente, sono stati implementati anche miglioramenti sottostanti significativi.
nuova funzionalità di sicurezza della memoria dell’iPhone 17
Apple ha presentato una nuova funzionalità di sicurezza della memoria, nota come Memory Integrity Enforcement (MIE), definita dall’azienda come una difesa innovativa e completa per la sicurezza della memoria sulle piattaforme Apple. La MIE si concentra su strumenti di spyware che sfruttano vulnerabilità per compromettere i dispositivi mirati. Questa tecnologia offre una protezione continua e completa contro le minacce, coprendo aree critiche come il kernel e oltre 70 processi utente. Essa si basa sull’Enhanced Memory Tagging Extension (EMTE).
Apple comunica che per supportare la Memory Integrity Enforcement sui nuovi chip A19 e A19 Pro, sono state dedicate risorse straordinarie in termini di silicio Apple a scopi di sicurezza, inclusa l’area CPU, la velocità della CPU e la memoria per l’archiviazione dei tag.
disponibile per gli sviluppatori Apple in Xcode
L’azienda ha inoltre introdotto miglioramenti nella sicurezza della memoria anche per i dispositivi più vecchi che non supportano la nuova funzionalità di tagging. La EMTE sarà resa disponibile a tutti gli sviluppatori Apple tramite Xcode, rientrando nelle nuove funzionalità di Sicurezza Avanzata presentate durante il WWDC di quest’anno.
Una vulnerabilità nota come Spectre Variant 1 (V1), legata all’esecuzione speculativa, consente agli attaccanti di sfruttare rami condizionali per ottenere informazioni riservate. Apple segnala che non esisteva una soluzione efficace a questo problema poiché le mitigazioni avevano un costo elevato in termini di CPU. L’approccio attuale include misure preventive contro gli attacchi Spectre V1, funzionando con “praticamente zero costo CPU”.
Questi sviluppi rendono lo sviluppo dello “spyware mercenario” significativamente più costoso e pongono sfide alla sorveglianza industriale.
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