ChatGPT sfida Google nella ricerca online

La competizione per il futuro della ricerca online ha visto contrapporsi due colossi: Google, leader indiscusso del settore, e ChatGPT di OpenAI, una stella emergente. Da un lato, vi è l’azienda che ha definito la scoperta online negli ultimi vent’anni; dall’altro, l’intelligenza artificiale che promette di rivoluzionare il panorama digitale. Recentemente, però, è emerso un aspetto sorprendente: la rivalità tra queste due entità non è così semplice come si pensava.

OpenAI ChatGPT utilizza Google Search per fornire risposte

Il paradosso in questa situazione è evidente. Per mesi, OpenAI ha presentato ChatGPT come un concorrente legittimo di Google Search. Il CEO Sam Altman ha persino dichiarato di non utilizzare più Google. Secondo un rapporto di The Information, OpenAI si avvale dei dati estratti da Google Search tramite un servizio di web scraping chiamato SerpApi. Questi dati forniscono informazioni in tempo reale su vari argomenti, dai notizie allo sport fino ai mercati finanziari, aiutando ChatGPT a rispondere a domande che i suoi sistemi non riescono a gestire con la stessa precisione o velocità.

Questo aspetto risulta particolarmente interessante poiché Google aveva precedentemente negato a OpenAI la possibilità di accedere direttamente al suo indice di ricerca. Tale informazione è stata rivelata da documenti relativi a una causa antitrust in corso. Nonostante le tensioni, OpenAI continua ad affittare server da Google Cloud per gestire le proprie operazioni. Ciò dimostra che le esigenze pratiche possono superare le rivalità commerciali.

La scoperta dell’utilizzo del servizio di scraping aggiunge una nuova dimensione alla questione. Un ex ingegnere di Google ha persino creato pagine web fittizie visibili solo nell’indice di ricerca di Google e successivamente ha chiesto a ChatGPT informazioni su queste pagine; l’IA ha fornito dettagli estratti proprio da quelle fonti.

Google Search rimane leader nel settore

La domanda sorge spontanea: perché una delle aziende tecnologiche in più rapida crescita al mondo ricorre a tali pratiche? Come ammesso da un dirigente di OpenAI durante un processo, l’azienda non è ancora vicina all’obiettivo di generare tutti i propri risultati attraverso il proprio crawler web. Sebbene ChatGPT abbia una vasta base utenti, questa rimane insignificante rispetto alla scala monumentale di Google, che gestisce oltre 5 trilioni di ricerche ogni anno. L’indice di ricerca costruito da Google nel corso degli ultimi vent’anni rappresenta ancora la base della scoperta online.

L’insegnamento principale derivante da questo dramma tecnologico è chiaro: l’indice di ricerca di Google continua a essere lo standard d’eccellenza. Anche OpenAI, il rivale più discusso nel campo dell’IA per la ricerca, fa affidamento su esso per alimentare il proprio prodotto. Se i risultati forniti da Google sono sufficientemente preziosi per l’intelligenza artificiale più chiacchierata del pianeta, allora risultano assolutamente fondamentali per qualsiasi azienda desiderosa di aumentare visibilità e traffico online. Questo rappresenta ulteriore prova che l’ottimizzazione SEO rimane cruciale anche nel contesto attuale.

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