Intel ottiene 2 miliardi di dollari da Softbank per rilanciare i chip

Negli ultimi anni, i prezzi delle azioni di Intel hanno mostrato un trend negativo, passando da un massimo storico di circa 74 dollari a un minimo di 18 dollari. Recenti sviluppi potrebbero rappresentare una svolta per l’azienda. Infatti, Softbank ha annunciato un investimento di 2 miliardi di dollari in Intel come parte della sua strategia d’investimento negli Stati Uniti.

intel ottiene investimento da softbank

Softbank è una nota azienda giapponese attiva nel settore degli investimenti tecnologici. In passato, ha già investito in Sprint e ora si prepara a investire nuovamente, questa volta in Intel. Grazie a questo nuovo afflusso di capitali, le azioni di Intel hanno registrato un incremento superiore al 5%.

Una volta considerata il punto di riferimento dell’industria tecnologica statunitense, Intel produce chip utilizzati globalmente in dispositivi quali desktop, laptop e server. Sebbene continui a essere un attore principale nel mercato, il cambiamento verso il mobile ha fatto sì che altre aziende come Qualcomm guadagnassero terreno.

Inoltre, la decisione di Apple di abbandonare la piattaforma x86 di Intel per adottare quella Arm per i propri computer Mac potrebbe aver influenzato negativamente la posizione dell’azienda. Questo passaggio dimostra che i produttori di PC potrebbero non avere più bisogno dei chip x86 tradizionali.

softbank non è sola nel suo investimento

È importante notare che Softbank potrebbe non essere l’unico investitore interessato a Intel. Recentemente, il presidente statunitense Donald Trump ha espresso critiche nei confronti del nuovo CEO dell’azienda, Lip-Bu Tan. Entrambi hanno rapidamente risolto le loro divergenze. Si è poi appreso che l’amministrazione Trump sta considerando la possibilità di acquisire una partecipazione del 10% in Intel.

Questa iniziativa fa parte della spinta del presidente verso una maggiore produzione interna negli Stati Uniti. Di recente è stata annunciata una tariffa del 100% sui semiconduttori importati, con alcune eccezioni per le aziende disposte a costruire o impegnarsi nella produzione sul suolo americano. Aziende come TSMC e Samsung stanno già correndo ai ripari per evitare queste tariffe aumentando gli investimenti nelle strutture statunitensi.

  • Softbank – Azienda giapponese specializzata in tecnologia
  • Donald Trump – Presidente degli Stati Uniti
  • Lip-Bu Tan – CEO di Intel
  • TSMC – Azienda produttrice taiwanese
  • Samsung – Multinazionale sudcoreana

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