Negli ultimi anni, i dispositivi Android hanno conquistato una quota di mercato globale che sfiora il 70%. Questa diffusione, insieme all’innovazione tecnologica, ha reso possibile l’emergere di un sistema efficace per la prevenzione dei terremoti. Ricerche recenti evidenziano come la rete Android possa supportare le segnalazioni precoci in caso di terremoti, anche in aree remote del pianeta.
Come la rete più estesa di Android può aiutare nella prevenzione dei terremoti
Secondo uno studio condotto da Alphabet, la società madre di Google, l’Android Earthquake Alert (AEA) è stato in grado di fornire avvisi “salvavita” in diverse località nel mondo. Richard Allen, co-fondatore dello studio e docente ospite presso Google, sottolinea che “i dispositivi Android rappresentano il 70% degli smartphone a livello mondiale, contribuendo così alla creazione di un meccanismo affidabile per le segnalazioni sismiche.”
Il sistema tradizionale per la rilevazione dei terremoti si basa su una rete di sensori sismici capaci di percepire le vibrazioni e inviare avvisi tempestivi. Sebbene questo metodo sia generalmente più veloce e preciso, la sua implementazione risulta complessa in zone remote. Molte regioni vulnerabili ai terremoti non dispongono infatti di tale infrastruttura. Qui entra in gioco il network Android, che offre una soluzione alternativa.
Il dispositivo Android come strumento per la rilevazione precoce dei terremoti
Quasi tutti gli smartphone moderni sono dotati di un sensore accelerometro integrato, capace di rilevare le vibrazioni. Gli studiosi hanno quindi cercato modi efficaci per utilizzare questa tecnologia nella detection dei terremoti fin dall’inizio. Diverse applicazioni dedicate sono state sviluppate nel tempo, ma spesso non hanno ottenuto il successo sperato a causa della disponibilità limitata e altri problemi.
Dopo un lungo periodo di ricerca e sviluppo, è stata introdotta l’Android Earthquake Alert (AEA). Un test effettuato tra il 2021 e il 2024 ha mostrato che il sistema riesce a identificare mediamente 312 terremoti al mese, con magnitudini variabili tra 1.9 e 7.8.
Per valutare ulteriormente l’affidabilità del servizio, Google ha condotto un sondaggio dal 5 febbraio 2023 al 30 aprile 2024 con oltre un milione e mezzo di partecipanti. I risultati indicano che:
- 85% degli utenti ha percepito le scosse;
- 36% ha ricevuto avviso prima dell’inizio delle vibrazioni;
- 28% durante il sisma;
- 23% pochi secondi dopo l’inizio delle scosse.
L’abilità degli smartphone nel rilevare i terremoti rappresenta un significativo passo avanti nella tecnologia moderna.
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