Recentemente, il produttore automobilistico tedesco Volkswagen ha introdotto nel mercato britannico un controverso servizio di abbonamento per sbloccare la potenza dei propri veicoli. Questa iniziativa ha sollevato forti polemiche tra i consumatori, i quali contestano l’opportunità di dover pagare un costo aggiuntivo per accedere a funzionalità già presenti nei veicoli acquistati.
dettagli del servizio di abbonamento
Secondo quanto riportato da Auto Express, la versione ID.3 Pure offre inizialmente solo 148 cavalli. I proprietari devono attivare il servizio in abbonamento per ottenere i 168 cavalli completi del veicolo. Le opzioni disponibili comprendono:
- 16,50 sterline al mese (circa HK$212)
- 165 sterline all’anno (circa HK$2,124)
- 649 sterline per un abbonamento a vita (circa HK$8,355)
sistema di prestazioni a richiesta
Un portavoce di Volkswagen ha difeso questa offerta sostenendo che non si tratta di una novità assoluta; infatti, anche le auto tradizionali presentano versioni diverse dello stesso motore. La compagnia afferma che questo modello consente ai clienti di optare per un’esperienza di guida più sportiva senza dover affrontare costi iniziali elevati.
preoccupazioni dei consumatori e delle autorità
Il sistema prevede il sblocco delle funzionalità hardware già installate tramite software e non rappresenta un vero e proprio aggiornamento hardware. I proprietari possono attivare il servizio attraverso il sistema infotainment o mediante un’applicazione mobile.
tendenze nel settore automobilistico
Volkswagen non è l’unico costruttore ad adottare tale modello di abbonamento. Altri marchi come BMW e Mercedes-Benz hanno implementato servizi simili che offrono funzionalità su richiesta come controllo adattivo della velocità e riscaldamento dei sedili.
reazioni negative sui social media
L’introduzione di questo servizio ha generato ampie critiche sui social media. Gli utenti esprimono disappunto riguardo alla necessità di pagare ulteriormente per funzioni già incluse nel prezzo d’acquisto del veicolo.
- ID.3 calcolata con 168 cavalli per l’assicurazione anche senza l’abbonamento
- I concessionari temono danni alla fiducia dei clienti
- Cittadini chiedono normative più severe contro tali pratiche commerciali
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