Search.com entra nella competizione di bidding su chrome con un’offerta maggiore di perplexity

Recentemente, Perplexity ha formulato un’offerta per l’acquisto di Google Chrome, presentando una proposta di 34,5 miliardi di dollari. La risposta da parte di Google non è ancora chiara. Perplexity non è l’unica azienda interessata all’acquisizione; secondo quanto riportato da Search.com, anche questa compagnia ha avanzato una propria offerta per Google Chrome, pari a 35 miliardi di dollari, superando così quella di Perplexity di 500 milioni. Questa offerta è sostenuta da JP Morgan.

Melissa Anderson, Presidente di Public Good, ha dichiarato: “Con il rapido avanzamento dell’IA, è fondamentale rendere i suoi benefici accessibili a tutti, mantenendo saldi i principi etici. Presso Public Good e con la nostra nuova piattaforma gen AI, Search.com, abbiamo costantemente sostenuto l’innovazione e l’equità, ponendo sempre i consumatori al centro del progresso.”

Opportunità innovative nel web

Search.com sta promuovendo diverse proposte interessanti come:

  • Cashback reale per gli utenti
  • Condivisione dei ricavi per gli editori
  • Eliminazione della congestione pubblicitaria che ha soffocato il web per decenni

Inoltre, si mostrano fiduciosi che la situazione potrebbe evolversi entro Natale, poiché il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti si avvicina a costringere Google a prendere una decisione.

Pressioni sulla vendita di Chrome

Attualmente Chrome è un prodotto di proprietà di Google. Nell’ambito del caso monopolio legato alla ricerca su Google, il DoJ ha suggerito che ci sia la possibilità che Google debba divestire Chrome. Si stima che in una vendita forzata Chrome potrebbe raggiungere un valore massimo di 50 miliardi di dollari, cifra significativamente superiore alle offerte attuali.

Sembra evidente che Google stia cercando in ogni modo di evitare la vendita del proprio browser. Infatti, essendo Chrome il browser predefinito per Google Search, genera un alto volume di utenti e conseguentemente ingenti entrate pubblicitarie. La possibile vendita potrebbe avere ripercussioni significative sulle finanze dell’azienda.

Al momento non ci sono state risposte ufficiali da parte di Google riguardo all’offerta avanzata da Search.com; pertanto rimane incerto come si svilupperà questa situazione. Se dovesse concretizzarsi la vendita di Chrome sarebbe un evento storico nel settore tecnologico.

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