Apple nega le accuse di musk su grok nell’app store

Recenti sviluppi riguardanti l’App Store di Apple hanno sollevato interrogativi sulla neutralità delle sue classifiche. Elon Musk ha avanzato accuse secondo cui la sua app Grok, sviluppata da xAI, non riceverebbe il giusto riconoscimento nelle posizioni di ranking, suggerendo una manipolazione deliberata da parte di Apple. In risposta a tali affermazioni, Apple ha negato qualsiasi forma di parzialità nel suo sistema di classificazione.

Apple respinge le accuse di Musk riguardo le classifiche

Musk ha dichiarato che Grok meriterebbe il primo posto tra le app di intelligenza artificiale nell’App Store. L’app ha già raggiunto la quinta posizione, mentre ChatGPT di OpenAI occupa attualmente la prima. Secondo Musk, Apple stia ostacolando intenzionalmente l’ascesa della sua app, una tesi che Cupertino ha categoricamente smentito.

Mark Gurman di Bloomberg riporta che Apple ha emesso un comunicato ufficiale: “L’App Store è progettato per essere equo e privo di bias. Presentiamo migliaia di app attraverso classifiche, raccomandazioni algoritmiche e liste curate selezionate da esperti utilizzando criteri oggettivi.”

Musk ha minacciato azioni legali contro Apple, sostenendo che le sue pratiche costituiscano una “violazione antitrust inequivocabile” e promettendo un’azione legale immediata. Considerando i precedenti casi antitrust affrontati da Apple, questa situazione potrebbe richiedere attenzione seria da parte dell’azienda.

Storia antitrust di Apple

Apple non è nuova a controversie relative ad attività antitrust. Il caso più significativo è stato quello con Epic Games, dove Epic accusò sia Apple che Google delle loro politiche sugli store delle app. Entrambe le aziende percepiscono una commissione sulle vendite delle app e sulle transazioni in-game; ciò ha comportato guadagni considerevoli per Apple durante il picco della popolarità di Fortnite.

Dopo un lungo contenzioso, sebbene Apple abbia prevalso in gran parte del processo legale, sono state introdotte alcune modifiche all’App Store. Tra queste vi è la possibilità per gli utenti di installare store alternativi e consentire agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso sistemi di pagamento esterni per evitare la commissione del 30% richiesta da Apple.

Resta incerta l’evoluzione della minaccia legale avanzata da Musk; Data la sua influenza pubblica significativa, eventuali escalation potrebbero attirare l’attenzione degli organi regolatori.

  • Elon Musk – CEO of xAI
  • Mark Gurman – Bloomberg Journalist
  • Epic Games – Company involved in the antitrust case against Apple
  • OpenAI – Developer of ChatGPT

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