Nvidia e amd siglano accordo controverso del 15% sulle vendite di chip ai per la cina

Il recente accordo tra Nvidia e AMD ha suscitato notevole interesse nel settore tecnologico. Le due aziende hanno deciso di versare il 15% delle entrate derivanti dalla vendita di determinati chip per l’intelligenza artificiale alla Cina, destinando tali fondi direttamente al governo statunitense in cambio di licenze per l’esportazione. I chip coinvolti, ovvero l’H20 di Nvidia e il MI308 di AMD, sono stati progettati specificamente per il mercato cinese a seguito delle restrizioni all’esportazione imposte da Washington nel 2023.

un accordo strategico

Questo accordo si presenta come una soluzione astuta: Nvidia e AMD mantengono l’accesso a uno dei loro mercati più cruciali, mentre gli Stati Uniti esercitano un controllo formale su ciò che attraversa il Pacifico. Ci sono critiche riguardo alla coerenza dell’iniziativa. Alcuni esperti sostengono che questo approccio possa essere interpretato come una forma di corruzione o ricatto, poiché contraddice l’obiettivo iniziale delle restrizioni all’esportazione.

una questione controversa

Il governo statunitense non ha rilasciato commenti ufficiali sulla questione, ma l’approvazione è avvenuta durante l’amministrazione Trump. Questo dettaglio suggerisce che si tratti di un meccanismo pianificato piuttosto che di una risposta reattiva. Invece di vietare certi chip, gli Stati Uniti sembrano monetizzarli.

la posizione di nvidia

Nvidia sostiene di rispettare le normative vigenti stabilite dal governo degli Stati Uniti per la propria partecipazione nei mercati globali. Il CEO Jensen Huang ha evidenziato la necessità per gli Stati Uniti di mantenere la leadership nella tecnologia AI, affermando che “l’America non può ripetere gli errori del 5G”. Secondo lui, fornire chip limitati a competitor strategici è essenziale per rimanere competitivi.

opinioni contrastanti sulla sicurezza nazionale

La questione della sicurezza nazionale rimane divisiva: i chip con prestazioni limitate possono rappresentare un rischio? Alcuni analisti ritengono che questi acceleratori possano comunque contribuire allo sviluppo dell’AI su larga scala, riducendo il divario tecnologico previsto dalle normative sulle esportazioni. Altri invece considerano sufficienti le restrizioni imposte per mitigare il loro utilizzo militare.

un nuovo precedente nelle esportazioni

Se questo modello di condivisione dei ricavi si espandesse ad altri settori, potrebbe confondere i confini tra protezione delle tecnologie critiche e profitto dalla loro vendita a rivali strategici. Ciò solleva interrogativi sull’effettiva applicazione della politica di sicurezza nazionale o se si stia semplicemente affittando tale politica. Per Nvidia e AMD, l’accordo offre tempo prezioso in un mercato difficile da abbandonare; per Washington, fornisce visibilità e introiti senza chiudere completamente le porte.

  • Nvidia (CEO: Jensen Huang)
  • AMD (CEO: Lisa Su)
  • Cristopher Padilla (ex funzionario del controllo delle esportazioni USA)

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