In un contesto in cui molte applicazioni raccolgono liberamente dati personali, è fondamentale essere consapevoli di come queste informazioni vengano utilizzate. Diverse app, tra cui quelle per il meteo e i social media, richiedono dati sulla posizione per offrire servizi personalizzati, ma spesso superano i limiti necessari. Alcune di esse addirittura vendono questi dati a terzi, mettendo a rischio la privacy degli utenti.
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Google Chrome
Raccoglie dati sull’attività utente
Google Chrome è noto per il suo monitoraggio delle attività degli utenti. L’azienda giustifica questa pratica affermando che serve a migliorare l’esperienza dell’utente attraverso pubblicità e raccomandazioni personalizzate. Questo avviene tramite l’utilizzo di cookie e altre tecnologie di tracciamento.
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Amazon Alexa
Non rispetta più la privacy degli utenti
Amazone Alexa ha subito significative modifiche riguardo alla privacy. Ora registra costantemente le interazioni vocali senza la possibilità di elaborarle localmente, inviando tutto al cloud di Amazon per migliorare il servizio.
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Facebook
Pratiche di raccolta dati eccessive
Meta, proprietaria di Facebook, raccoglie una quantità enorme di dati personali. Gli utenti possono sentirsi obbligati a rimanere sulla piattaforma a causa dei legami sociali già esistenti. La trasparenza nei confronti della raccolta dei dati è limitata e molte persone non sono consapevoli della quantità di informazioni conservate.
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Uber Eats
Accesso ai dati sensibili in background
Uber Eats richiede l’accesso alla posizione anche quando non viene utilizzata attivamente. Questo accesso continuo permette all’applicazione di raccogliere informazioni sugli acquisti e sulle interazioni nell’app stessa, contribuendo così alla personalizzazione dell’esperienza utente.
1
TikTok
L’engagement degli utenti ha un prezzo
TikTok raccoglie ampie quantità di dati dagli utenti per migliorare i propri servizi e personalizzare l’esperienza nell’app. Le preoccupazioni riguardanti la sicurezza nazionale hanno portato a discussioni su possibili restrizioni o vendite dell’applicazione stessa.
- Google Chrome: Monitoraggio delle attività utente tramite cookie.
- Amazon Alexa: Registrazione continua delle interazioni vocali senza opzioni locali.
- Facebook: Raccolta massiccia di informazioni personali da parte di Meta.
- Uber Eats: Accesso costante alla posizione anche in background.
- TikTok: Raccolta estesa dei dati per migliorare i servizi offerti.
Mantenere la propria privacy online richiede attenzione alle impostazioni delle app utilizzate e una maggiore consapevolezza sui rischi associati alla condivisione dei propri dati personali.
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