aggiornamenti su google e la sentenza di epic games
A seguito della recente sentenza favorevole a Epic Games, Google è stata costretta a introdurre significative modifiche al proprio Play Store e al sistema Android. La corte ha stabilito che Google deve consentire agli sviluppatori di utilizzare i propri sistemi di pagamento e informare gli utenti riguardo alternative per effettuare pagamenti, anche all’interno del Play Store.
scadenza per le modifiche richieste
La sentenza impone a Google un termine di 14 giorni per implementare le misure antitrust necessarie. Grazie a un’ordinanza d’emergenza approvata dal tribunale, il colosso tecnologico ha ottenuto un’estensione di una settimana per completare tali cambiamenti. Questo sviluppo ha spinto Google a richiedere ulteriori sospensioni temporanee, sostenendo che l’attuazione rapida delle modifiche potrebbe compromettere l’intero ecosistema Android.
- Google deve consentire l’uso dei sistemi di pagamento alternativi da parte degli sviluppatori.
- È obbligata a permettere la condivisione di link per il download di app esterne al Play Store.
- I contratti di esclusività con produttori telefonici e operatori non saranno più permessi.
- Google dovrà collaborare con Epic Games per sviluppare sistemi che supportino negozi app di terze parti.
prospettive future dell’epic games store
Sebbene ci siano indicazioni che l’Epic Games Store possa essere integrato nel Play Store, non vi è alcun obbligo affinché ciò accada prima della scadenza fissata tra otto mesi. Pertanto, è probabile che i negozi app alternativi non siano disponibili su Google Play prima del 2026.
rischi associati ai cambiamenti rapidi
La richiesta presentata da Google sottolinea l’urgenza della situazione, avvertendo che i cambiamenti imposti potrebbero avere ripercussioni su milioni di utenti e centinaia di migliaia di sviluppatori. L’azienda sostiene che accelerare queste trasformazioni potrebbe comportare rischi significativi e mettere in discussione la stabilità dell’intero ecosistema Android.
Resta incerto se il Ninth Circuit approverà la richiesta d’emergenza avanzata da Google; In ogni caso, sarà necessario aprire le porte ad altre piattaforme o garantire loro accesso completo alla propria offerta applicativa.
Lascia un commento