La TSMC sta procedendo con un’importante espansione della propria struttura produttiva negli Stati Uniti, annunciando l’apertura di un terzo impianto per la produzione di chip. Il CEO di AMD, Lisa Su, ha sottolineato che l’esportazione di chip dagli Stati Uniti comporta costi elevati. Questo aspetto solleva interrogativi sulle complicazioni che possono influenzare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (AI) nel mercato.
Costi dei chip prodotti negli Stati Uniti
Sotto la spinta dell’ex presidente americano Donald Trump, TSMC ha avviato la costruzione del proprio impianto in Arizona, evidenziando una chiara intenzione da parte dell’amministrazione di limitare le importazioni di chip da Taiwan. Questo ha ulteriormente incentivato gli investimenti della TSMC nel territorio statunitense.
Durante un evento dedicato all’AI a Washington, Lisa Su ha dichiarato che i chip prodotti negli Stati Uniti dalla TSMC costano tra il 5% e il 20% in più rispetto a quelli già disponibili in Taiwan. AMD è uno dei principali acquirenti dei chipset TSMC e ha effettuato ordini per il nodo a 4nm fin dai primi giorni della sua disponibilità. Nonostante i costi elevati, la domanda per i chip destinati all’AI continua a crescere rapidamente; si prevede che il mercato supererà i 500 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.
Motivi dei costi elevati dei chip
I motivi alla base del costo maggiore dei chip TSMC prodotti negli Stati Uniti rispetto a quelli taiwanesi sono molteplici. I principali fattori includono:
- Costi elevati della manodopera
- Costi associati all’importazione delle componenti
- Spese legate all’allestimento delle strutture tecnologiche
Nonostante il mercato semiconduttore taiwanese sia già molto affollato, aziende come AMD sono disposte ad effettuare ordini dagli Stati Uniti anche accettando un aumento del prezzo compreso tra il 5% e il 20%. In effetti, al momento non esistono brand oltre a Intel e TSMC capaci di produrre chipset destinati al mercato di massa nel paese.
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