Nel mese di maggio, Google ha annunciato l’intenzione di estendere la disponibilità di Gemini a diverse piattaforme entro la fine dell’anno. Tra queste, Wear OS, Android Auto e Google TV sono state indicate come destinazioni per il nuovo assistente vocale. Recentemente, Gemini è stato implementato su Wear OS, ma rimangono ancora da integrare le altre piattaforme. Di seguito si forniscono aggiornamenti sulle tempistiche e le aspettative relative a ciascuna di esse.
android auto
Le automobili rappresentano un ambiente ideale per l’utilizzo di Gemini, dato che la voce è uno dei principali mezzi di interazione. Google aveva comunicato che l’integrazione con Android Auto sarebbe avvenuta “presto”. Attualmente è ancora disponibile solo l’assistente vocale tradizionale.
- Integrazione prevista con Android Auto
- Funzionalità di traduzione in tempo reale
- Possibilità di interagire naturalmente durante la guida
google tv
Anche per Google TV era stata promessa l’integrazione con Gemini entro la fine dell’anno. A differenza di Android Auto, dove ci si aspetta un rilascio imminente, per le TV non sono state fornite informazioni dettagliate sui tempi. L’integrazione dovrebbe partire da alcuni modelli selezionati.
- Integrazione prevista su TV con Google TV integrato
- Aspettativa di lancio su modelli TCL selezionati
- Nessuna specifica sui dispositivi hardware Google
smart speakers
Sorprendentemente, non è stata confermata ufficialmente l’integrazione di Gemini nei diffusori intelligenti Nest. Sono emersi segnali positivi riguardo all’impiego delle voci migliorate nei dispositivi Nest Mini. Al momento non sembra esserci funzionalità potenziata da Gemini.
- Miglioramento delle voci disponibili sui dispositivi Nest
- Nessuna funzionalità specifica legata a Gemini al momento
- Aspettative per future integrazioni più complete
let’s go, google
Nonostante alcune critiche alle iniziative AI di Google, è evidente che Gemini offre un’esperienza migliore in molte situazioni che richiedono input vocali. Sebbene sia già accessibile su alcuni dispositivi come gli orologi, c’è ancora del lavoro da fare per garantire una diffusione capillare della tecnologia.
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