Il panorama dell’intelligenza artificiale (AI) sui dispositivi mobili è in continua evoluzione, e Apple sembra trovarsi in una posizione di svantaggio rispetto ai concorrenti. Le difficoltà riscontrate da Apple Intelligence nel compiere anche le operazioni più basilari dell’AI hanno sollevato preoccupazioni sulla capacità dell’azienda di mantenere il passo con le innovazioni del settore.
Uscita del dirigente AI di Apple
Recenti rapporti indicano che Meta ha convinto Ruoming Pang, responsabile dei modelli AI presso Apple, a unirsi al team di intelligenza artificiale della compagnia. Pang sarà parte della nuova unità di superintelligenza guidata da Mark Zuckerberg. In precedenza, ha diretto il team interno di Apple dedicato alla formazione dei modelli AI che alimentano i servizi dell’azienda.
Meta non si è fermata qui; ha recentemente assunto anche Yuanzhi Li, ricercatore proveniente da OpenAI, e Anton Bakhtin, ex membro del team che ha lavorato sul modello Claude di Anthropic.
Meta e la concorrenza nel settore AI
L’acquisizione di talenti da parte di Meta suggerisce un impegno significativo nella competizione per l’innovazione nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Resta da vedere se queste azioni porteranno a controversie legali simili a quelle già affrontate dall’azienda riguardo alle acquisizioni di WhatsApp e Instagram.
- Ruoming Pang – ex responsabile AI presso Apple
- Yuanzhi Li – ricercatore proveniente da OpenAI
- Anton Bakhtin – ex membro del team Claude di Anthropic
Situazione attuale di Apple
L’abbandono da parte del dirigente AI rappresenta un colpo significativo per gli sforzi di sviluppo dell’intelligenza artificiale in casa Apple. Nonostante l’azienda abbia avviato collaborazioni con OpenAI per affrontare compiti complessi, rimane la preferenza per l’utilizzo dei propri servizi AI.
Si vocifera che Apple stia considerando l’acquisizione di una società specializzata in intelligenza artificiale come Perplexity. La realizzazione di questo accordo è ancora incerta.
Prospettive future per Apple
C’è chi sostiene che Apple disponga ancora di un margine temporale prima che le sue carenze nell’ambito dell’intelligenza artificiale abbiano conseguenze negative significative. Attualmente, molte funzionalità AI sui dispositivi mobili sembrano essere una mera appendice delle offerte esistenti. Pertanto, fino all’emergere di dispositivi focalizzati sull’AI, potrebbe esserci spazio sufficiente per manovre strategiche.
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