La questione dell’antitrust che coinvolge Apple si è intensificata, con il gigante tecnologico costretto a affrontare un’azione legale avviata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Nonostante i tentativi di Apple di archiviare la causa, un giudice ha stabilito che l’azienda dovrà procedere con il processo.
Apple e la causa antitrust del DOJ negli Stati Uniti
Nel novembre dello scorso anno, Apple ha presentato un’appello contro l’azione legale, Questo non ha avuto esito positivo. Il giudice distrettuale Julien Neals del New Jersey ha negato la richiesta di Apple, confermando che il caso procederà. La causa riguarda le pratiche commerciali di Apple, in particolare il suo approccio definito “giardino recintato” nei confronti del software per smartphone.
La risposta di Apple alla causa
In seguito al rigetto della sua richiesta, Apple ha dichiarato: “Riteniamo che questa causa sia errata sia nei fatti sia nella legge e continueremo a combatterla con decisione in tribunale.” Questo dimostra la determinazione dell’azienda a difendere le proprie pratiche commerciali.
Origine della causa antitrust
La causa è stata originariamente intentata nel marzo 2024 da parte del DOJ e diversi stati americani. Le accuse mosse contro Apple includono la creazione di un monopolio nel settore delle applicazioni software, una problematica simile a quella già sollevata in Europa.
Secondo i documenti del processo, le restrizioni imposte da Apple ai sviluppatori e le commissioni elevate sui servizi sono considerate violazioni delle leggi antitrust. L’azienda ha prontamente respinto queste affermazioni.
Tempistiche del processo
Le previsioni indicano che il processo potrebbe iniziare non prima del 2028, rendendo evidente come tali procedimenti legali possano richiedere tempi prolungati. Ciò comporta anche una fase preliminare in cui entrambe le parti presenteranno documenti e testimonianze esperte prima dell’inizio effettivo del dibattimento.
- Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ)
- Giudice Julien Neals
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