Il nuovo progetto di OpenAI e Jony Ive, denominato “io”, sta affrontando una causa legale per violazione di marchio da parte della startup Iyo, sostenuta da Google. Quest’ultima sostiene che il nome e il concetto del prodotto siano troppo simili. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha risposto pubblicamente, suggerendo che la causa derivi dalla frustrazione di Iyo per un affare di acquisizione non andato a buon fine. Dall’altra parte, Iyo afferma di aver avuto incontri precedenti e di aver condiviso informazioni riservate con persone ora coinvolte in “io”.
causa legale sul marchio “io” di OpenAI
Inizialmente, la posizione di Iyo sembra avere fondamenti solidi. Infatti, il nome “io” è pronunciato in modo simile a Iyo e l’azienda si concentra sulla creazione di dispositivi audio senza schermo alimentati dall’intelligenza artificiale. Questo obiettivo appare molto vicino a quello perseguito da OpenAI e Ive.
Sam Altman ha rivelato su X che la causa legale potrebbe derivare dal suo rifiuto ad acquisire Iyo. Ha condiviso una serie di email scambiate con Jason Rugolo, fondatore di Iyo. In un messaggio inviato ad Altman, Rugolo esprimeva l’interesse per un investimento significativo nella sua azienda.
- Sam Altman – CEO OpenAI
- Jony Ive – Fondatore LoveFrom
- Jason Rugolo – Fondatore Iyo
- Evans Hankey – Designer ex Apple
le affermazioni di iyo
Nella denuncia presentata, Iyo sostiene che OpenAI fosse già a conoscenza della sua startup e delle sue tecnologie prima del lancio del marchio “io”. Viene citata la partecipazione a incontri con la società d’investimento di Altman e con LoveFrom. Inoltre, si afferma che siano state condivise informazioni sui prodotti futuri con Evans Hankey durante i tentativi di reclutamento.
Dopo le dichiarazioni pubbliche di Altman, Rugolo ha risposto su X esprimendo il proprio disappunto riguardo alla situazione: “Quando un investitore al quale hai presentato tutto ti comunica che sta sviluppando qualcosa di competitivo… è semplicemente terribile.”
- Causa legale da parte della startup Iyo
- Sospetta violazione dei diritti sul marchio
- Aziende coinvolte: OpenAI e LoveFrom
- Punti controversi: incontri precedenti e scambio d’informazioni riservate
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