Motivi per cui odio le funzioni di intelligenza artificiale generativa sul mio smartphone

In un contesto in cui le funzionalità dei telefoni si evolvono in modo incrementale, la pubblicità delle caratteristiche legate all’intelligenza artificiale generativa sta guadagnando sempre più attenzione. Queste innovazioni, sebbene promettenti, sollevano interrogativi sulla loro reale utilità e sull’affidabilità che offrono agli utenti.

1. preferenza per foto realistiche

Le funzionalità di intelligenza artificiale generativa sono comuni nell’editing delle immagini. Strumenti come il Magic Editor di Google Photos e l’editing AI della Samsung Galaxy utilizzano questa tecnologia per apportare modifiche a foto, come espandere lo sfondo o rimuovere oggetti indesiderati. Molti utenti preferiscono mantenere le proprie immagini ancorate alla realtà.

• Google Photos Magic Editor
• Samsung Galaxy AI
• Snapseed

2. limitazioni nei modelli vocali

I modelli vocali basati su AI presentano significative lacune in termini di supporto linguistico e accenti regionali. Sebbene la traduzione dal vivo possa sembrare utile, molte lingue e varianti locali non sono supportate, limitando così l’accessibilità per gli utenti.

• Australiano
• Indiano
• UK English
• US English

3. risultati inaccurati riducono la fiducia nei modelli AI

L’intelligenza artificiale può anche generare contenuti errati o fuorvianti, compromettendo la fiducia degli utenti nei suoi risultati. Gli errori noti includono informazioni erronee su argomenti medici o consigli pratici fuori luogo.

4. Gemini sembra un passo indietro

L’introduzione di Gemini come sostituto dell’Assistente Google ha lasciato alcuni utenti delusi dalla mancanza di funzionalità precedentemente disponibili. La transizione ha portato a comandi meno intuitivi e a una maggiore lentezza nelle risposte.

5. i servizi AI spesso gratuiti solo temporaneamente

Anche se alcune funzioni di intelligenza artificiale possono risultare utili, esiste il rischio che diventano a pagamento dopo un periodo promozionale iniziale. Le aziende stanno già monetizzando molti chatbot generativi mediante piani a pagamento o crediti.

I consumatori desiderano vedere sviluppate caratteristiche genuine e realmente utili nel campo dell’intelligenza artificiale; ciò richiede un impegno verso implementazioni più affidabili e vantaggiose per l’utente finale.