Negli ultimi anni, Microsoft ha intrapreso una serie di significativi tagli al personale, con l’obiettivo di adattarsi ai cambiamenti globali. Nel 2023, l’azienda di Redmond ha annunciato il licenziamento di 10.000 dipendenti, giustificando la decisione come parte di una strategia per proteggere l’organizzazione da fluttuazioni del mercato. A settembre dello scorso anno, ulteriori 650 dipendenti sono stati lasciati a casa nell’ambito dei tagli legati al settore Xbox. Ora, è stata comunicata una nuova tornata di licenziamenti che coinvolgerà circa il 3% della forza lavoro totale.
Nuova tornata di licenziamenti in Microsoft
Questa nuova fase prevede che siano colpiti almeno 6.000 dipendenti a livello globale, interessando tutte le aree e i livelli aziendali. Questi tagli rappresentano la seconda ondata di riduzioni occupazionali nel corso dell’anno; in precedenza, a gennaio, erano stati effettuati licenziamenti limitati basati su valutazioni delle performance individuali. Questa volta non si tratta di questioni legate alla performance lavorativa.
Un portavoce dell’azienda ha dichiarato: “Continuiamo ad attuare cambiamenti organizzativi necessari per posizionare al meglio l’azienda per avere successo in un mercato dinamico.” Inoltre, è stato sottolineato che uno degli obiettivi principali dei nuovi licenziamenti è quello di snellire la struttura gestionale.
Investimenti in intelligenza artificiale
È importante notare che Microsoft sta investendo miliardi nella sua infrastruttura dedicata all’intelligenza artificiale. Sebbene non sia chiaro se questo rappresenti la principale motivazione dietro i recenti licenziamenti, potrebbe essere un fattore determinante. L’azienda sta anche rinegoziando la sua partnership con OpenAI riguardo all’IPO e al finanziamento.
Licenziamenti dopo risultati finanziari positivi
Curiosamente, questa nuova serie di tagli avviene poco dopo che Microsoft ha pubblicato un rapporto sugli utili molto positivo. L’azienda ha registrato un fatturato pari a 70,1 miliardi di dollari e un incremento del 18% nei profitti per il periodo gennaio-marzo. Il settore del cloud computing e quello dedicato all’intelligenza artificiale hanno contribuito a superare le aspettative degli analisti finanziari. Anche Amazon ha recentemente annunciato riduzioni occupazionali simili per semplificare la propria struttura organizzativa.
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