google accusata di monopolio illegale
Recenti sviluppi hanno visto Google riconosciuta come un monopolista illegale negli Stati Uniti, principalmente a causa delle sue pratiche nel mercato dei motori di ricerca e della pubblicità online. Questo ha portato a possibili rimedi, tra cui la proposta del Dipartimento di Giustizia (DOJ) di separare il browser Chrome dalla compagnia.
dettagli sulla proposta del DOJ
Nella sua proposta finale, il DOJ ha affermato che la cessione di Chrome “fermerà permanentemente il controllo di Google su questo importante punto d’accesso alla ricerca e permetterà ai motori di ricerca concorrenti di accedere al browser che per molti utenti è una porta verso Internet.”
udienza e posizioni contrastanti
La scorsa settimana si è conclusa un’udienza durata tre settimane in cui sono stati discussi i rimedi. Durante l’udienza, Google ha sostenuto che esiste già una competizione significativa da parte di rivali ben finanziati come ChatGPT e altri. La società ha inoltre affermato che le proposte del DOJ potrebbero danneggiare i consumatori offrendo esperienze inferiori e meno opzioni.
- ChatGPT
- Grok
- DeepSeek
- Perplexity
- MetaAI
impatto della cessione su chrome e sull’innovazione
Google ha evidenziato che la separazione di Chrome comporterebbe conseguenze negative per gli utenti, rendendo il browser insicuro e obsoleto. Secondo testimonianze presentate durante l’udienza, la perdita dell’infrastruttura tecnologica collegata a Google comprometterebbe anche altre tecnologie correlate come Safe Browsing e ChromeOS.
sforzi finanziari in ricerca e sviluppo
L’azienda ha dichiarato di aver investito oltre 49 miliardi nella ricerca e sviluppo nel settore della ricerca lo scorso anno. La divisione del browser potrebbe compromettere i benefici derivanti da tali investimenti, riducendo gli incentivi futuri all’innovazione.
sospensione della decisione giudiziaria
Sebbene non sia chiaro quando il giudice distrettuale degli Stati Uniti Amit Mehta prenderà una decisione sui rimedi proposti, si prevede che ciò avverrà prima del Labor Day, fissato per il 1° settembre.
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