novità nell’editing delle immagini con l’app gemini
La recente introduzione della funzione di editing nativo nell’app Gemini rappresenta un passo significativo verso una maggiore accessibilità e funzionalità per gli utenti. Questa innovazione consente modifiche specifiche alle immagini generate, mantenendo il soggetto originale e apportando cambiamenti attraverso comandi in linguaggio naturale.
funzionalità dell’editing nativo
A differenza del passato, dove la richiesta di modifiche portava alla creazione di un’immagine completamente nuova, ora è possibile effettuare modifiche mirate su immagini già esistenti. Gli utenti possono caricare foto personali o utilizzare immagini generate da Gemini per modifiche come:
- Cambiare sfondi e stili
- Sostituire oggetti
- Aggiungere elementi testuali
Un esempio pratico dimostra che è possibile mantenere intatto il soggetto principale mentre si modifica solo un aspetto, come il colore dell’erba.
nuove caratteristiche visive e watermarking
Le immagini generate ora presentano un watermark visivo “ai” posizionato nell’angolo in basso a destra, attualmente in fase di test da parte di Google. Questo si aggiunge al watermark digitale invisibile SynthID, offrendo così un ulteriore livello di tracciabilità.
possibilità avanzate di editing
L’editing multi-step consente anche l’integrazione tra testo e immagini. È possibile richiedere istruzioni passo-passo accompagnate da illustrazioni o addirittura creare una bozza iniziale di una storia della buonanotte sui draghi con relative immagini.
disponibilità dell’editing nelle versioni gemini 2.0 flash
L’editing delle immagini è reso possibile grazie a Gemini 2.0 Flash ed è accessibile a tutti i modelli disponibili. Attualmente, questa funzione sta diventando sempre più comune negli Stati Uniti per diversi tipi di account, sia gratuiti che avanzati.
annuncio per gli sviluppatori
Google ha recentemente comunicato che la generazione e l’editing delle immagini tramite Gemini 2.0 Flash sono ora disponibili in anteprima per gli sviluppatori. L’accesso avviene tramite l’API Gemini nel Google AI Studio e Vertex AI. Le migliorie rispetto alla versione sperimentale includono:
- Migliore qualità visiva
- Più accuratezza nella resa del testo
- Tassi significativamente ridotti di blocco dei filtri
Lascia un commento