Un ingegnere con doppio master in informatica e linguistica presso la State University di New York a Buffalo, dopo quasi quattordici anni di servizio presso un noto sviluppatore di videogiochi taiwanese, è stato licenziato a causa di scarse prestazioni lavorative e mancato raggiungimento degli obiettivi aziendali. L’ingegnere ha contestato il provvedimento, sostenendo l’assenza di adeguata formazione e un licenziamento ingiustificato. Le corti di Kaohsiung hanno però confermato la legittimità della procedura adottata dall’azienda, respingendo la richiesta di reintegro, con possibilità di appello ancora aperta.
licenziamento dopo 14 anni per carenze tecniche e culturali
L’ingegnere ha iniziato a lavorare nel 2010 presso l’azienda come sviluppatore software, ricoprendo successivamente il ruolo senior con una retribuzione mensile intorno ai 42.950 nuovi dollari taiwanesi (circa HK$10.308). Con l’evoluzione delle metodologie produttive, che hanno richiesto competenze sia nel front-end che nel back-end dei giochi digitali, il dipendente ha lamentato una formazione insufficiente e ha subito sanzioni disciplinari per mancata esecuzione dei compiti assegnati e mancanza di comunicazione tempestiva sullo stato dei progetti. Nel maggio dell’anno precedente è stato pertanto licenziato.
Durante il processo, il diretto superiore ha testimoniato che l’ingegnere mostrava difficoltà nell’assimilare concetti base del settore videoludico, come termini fondamentali quali “HP” (punti vita), dovendo spesso dedicare tempo extra per spiegazioni durante le riunioni progettuali. Questa situazione ha rallentato i progressi complessivi del team nonostante ripetuti tentativi di supporto.
- Ingegnere con doppia laurea magistrale in informatica e linguistica
- Ruolo senior nello sviluppo software dal 2010 al 2024
- Mancanza di conoscenze base sulla terminologia videoludica
- Sanzioni disciplinari per inefficienza operativa
- Licenziamento confermato da due gradi di giudizio
evoluzione delle competenze richieste nell’industria videoludica
L’ambito dello sviluppo giochi si è trasformato significativamente negli ultimi anni: non è più sufficiente specializzarsi esclusivamente in front-end o back-end. Esperti del settore sottolineano l’importanza crescente delle competenze trasversali che includono intelligenza artificiale, machine learning, UI/UX design oltre alla programmazione tradizionale.
Dati provenienti da portali risorse umane evidenziano che entro il 2025 le aspettative verso i game designer sono elevate: oltre alla creatività serve una solida preparazione tecnica aggiornata alle piattaforme standard come Unity o Unreal Engine. La padronanza del codice è cruciale per lo sviluppo completo dei videogiochi; la mancanza di tali abilità limita drasticamente le opportunità professionali.
- Crescente domanda per profili full-stack (front-end/back-end)
- Importanza delle competenze in AI e machine learning applicate ai giochi
- Padroneggiamento degli strumenti Unity e Unreal Engine
- Necessità di aggiornamenti formativi continui nel settore tecnologico
- Evoluzione verso ruoli multidisciplinari nella progettazione videoludica
procedura aziendale corretta nonostante tentativi di miglioramento falliti
L’azienda sostiene che all’assunzione non fosse previsto un distacco rigido tra front-end e back-end poiché le abilità potevano essere acquisite attraverso la formazione interna entro pochi mesi. L’ingegnere però si sarebbe rifiutato più volte di assumersi responsabilità relative al front-end delegandole ad altri colleghi, causando ritardi nei tempi previsti dai progetti.
A seguito della performance insoddisfacente sono stati attivati programmi ufficiali volti al miglioramento continuo tramite coaching e monitoraggio costante secondo quanto previsto dalla legge sul lavoro taiwanese (articolo 11 comma 5). Tale normativa consente la risoluzione contrattuale solo se comprovata incapacità lavorativa persistente dopo opportune misure correttive.
I tribunali hanno valutato positivamente gli interventi messi in atto dall’impresa prima del licenziamento riconoscendo quindi la correttezza della procedura adottata senza violazioni normative.
- Nessuna distinzione iniziale tra ruoli front-end e back-end nelle assunzioni
- Rifiuto del dipendente a svolgere attività specifiche assegnate
- Piani formativi interni attivati per favorire l’adattamento professionale
- Applicazione della legge sul lavoro relativa alla cessazione contrattuale per incompetenza persistente
- Conferma giudiziaria della legittimità del licenziamento dopo tentativi migliorativi infruttuosi














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