L’intelligenza artificiale (AI) continua a evolversi rapidamente, mostrando sia potenzialità sorprendenti che rischi significativi. Tra le innovazioni più interessanti vi è la capacità di creare siti web senza alcuna conoscenza di programmazione. Dall’altra parte, emergono preoccupazioni legate all’uso eccessivo dei chatbot AI, con effetti negativi sulla salute mentale degli utenti. In questo contesto, OpenAI ha deciso di istituire una nuova figura professionale dedicata alla gestione dei pericoli associati all’intelligenza artificiale.
openai e il ruolo strategico del head of preparedness
OpenAI sta cercando un Head of Preparedness, una posizione chiave incaricata di guidare la strategia tecnica e l’implementazione del framework aziendale volto a monitorare e prepararsi alle nuove capacità dell’AI che potrebbero generare rischi gravi.
Il sito ufficiale specifica che questa figura avrà il compito di supervisionare i processi per anticipare le minacce derivanti dall’evoluzione delle tecnologie AI avanzate.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha sottolineato l’importanza critica di questo ruolo in un momento in cui i modelli AI stanno migliorando rapidamente, offrendo grandi opportunità ma anche sfide complesse come:
- Impatto sulla salute mentale, già evidenziato nel 2025;
- Sviluppo di competenze avanzate in sicurezza informatica, con la capacità dei modelli di individuare vulnerabilità critiche;
- Aumento delle problematiche legate ai rischi operativi e etici.
l’importanza crescente della prevenzione nei confronti dei rischi dell’intelligenza artificiale
L’assunzione del Head of Preparedness arriva in un momento particolarmente delicato, poiché si sono manifestati diversi casi preoccupanti relativi agli effetti negativi dell’AI sugli individui.
Nel corso del 2025 sono emerse notizie riguardanti persone spinte al suicidio dopo interazioni con chatbot AI, dovute alla natura estremamente realistica e coinvolgente delle risposte fornite da questi sistemi.
L’intelligenza artificiale può infatti diventare una sorta di compagnia costante e sempre concordante con l’interlocutore, creando dipendenza emotiva. Inoltre, l’avvento degli strumenti agentici basati sull’AI ha introdotto ulteriori problematiche legate alla sicurezza:
- Vulnerabilità ai prompt injection, tecniche che permettono ad attaccanti esterni di manipolare il comportamento dell’AI;
- Rischio di controllo malevolo sui sistemi automatizzati.
le sfide della sicurezza nell’automazione tramite ai agentici
I tool agentici rappresentano una promettente soluzione per automatizzare compiti ripetitivi e noiosi grazie all’AI. Queste tecnologie presentano ancora numerosi punti deboli dal punto di vista della sicurezza informatica che necessitano approfondite analisi e interventi correttivi.










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