La tecnologia di ricarica wireless ha subito notevoli evoluzioni negli ultimi anni, ma non senza problemi, soprattutto per gli utenti Android. L’introduzione dello standard Qi2, che integra la tecnologia magnetica MagSafe di Apple in uno standard aperto, avrebbe dovuto uniformare l’esperienza di ricarica tra dispositivi diversi. I risultati ottenuti con i nuovi modelli come il Google Pixel 10 hanno evidenziato alcune criticità importanti.
le difficoltà della ricarica wireless sul google pixel 10
L’arrivo del Pixel 10 con magneti integrati sembrava un passo avanti significativo. In realtà, quando si utilizza un caricatore wireless precedente alla generazione Qi2, come quelli compatibili dal Pixel 6 in poi, si riscontra una velocità di ricarica estremamente ridotta. Ad esempio, dopo una notte intera di ricarica si può riscontrare una percentuale di batteria molto bassa rispetto alle aspettative.
Questo non è dovuto a malfunzionamenti hardware o software: è piuttosto il risultato delle scelte progettuali fatte da Google riguardo ai profili di potenza supportati e negoziati durante la fase di ricarica.
i profili di potenza nella ricarica wireless qi
Il Wireless Power Consortium definisce tre livelli principali per la trasmissione dell’energia:
- Basic Power Profile (BPP): eroga fino a 5W ed è considerato obsoleto;
- Extended Power Profile (EPP): offre dai 10W ai 15W ed è stato lo standard prevalente dal 2010 al 2023;
- Magnetic Power Profile (MPP): introdotto con Qi2 nel 2023+, consente potenze tra i 15W e i 25W grazie all’integrazione della tecnologia magnetica.
Idealmente, un dispositivo Qi2 dovrebbe comunicare efficacemente con un caricatore EPP per ottenere almeno una potenza tra i 12 e i 15 watt. Nel caso del Pixel 10 però questa negoziazione spesso fallisce: invece di adattarsi a una potenza intermedia come previsto, il telefono retrocede automaticamente al profilo BPP da soli cinque watt.
problemi estesi anche al google pixel 9
I disagi non riguardano solo il modello più recente. Anche molti possessori del Pixel 9 hanno riscontrato difficoltà utilizzando caricatori certificati Qi2. Pur essendo dotati del protocollo EPP legacy, questi dispositivi non riescono a dialogare correttamente con le nuove basi MPP dei caricatori Qi2 e quindi vengono limitati alla stessa bassa potenza da cinque watt.
Questa frammentazione tecnica obbliga gli utenti a verificare attentamente la compatibilità specifica tra telefono e caricatore prima dell’acquisto o dell’utilizzo quotidiano.
difficoltà nella ricarica wireless integrata nelle automobili
L’inconveniente diventa ancora più evidente nell’ambito automobilistico dove molti veicoli recenti includono pad per la ricarica wireless integrata nella console centrale. Questi sistemi sono basati su standard precedenti e quindi incompatibili pienamente con il nuovo protocollo MPP adottato dal Pixel 10.
- Mantenimento della connessione dati ad alta velocità;
- Esecuzione continua del GPS per la navigazione;
- Doppia elaborazione delle mappe (per telefono e display auto);
- Streaming audio simultaneo.
A causa della limitazione a cinque watt imposta dalla mancata negoziazione corretta tra dispositivo e caricatore auto, il consumo energetico supera quello fornito dalla base di ricarica causando un progressivo scaricamento durante l’utilizzo attivo del sistema Android Auto.
costi aggiuntivi legati all’adozione dello standard qi2
L’aggiornamento allo standard Qi2 comporta spese supplementari spesso sottovalutate dagli utenti. Per ottenere prestazioni ottimali è necessario acquistare nuovi caricatori certificati che possono costare dai trenta ai settanta dollari circa.
Anche le custodie rappresentano un elemento critico: quelle tradizionali in plastica o silicone possono ostacolare l’allineamento magnetico interno del telefono compromettendo ulteriormente la qualità della ricarica. Questo porta all’acquisto obbligato di cover specifiche compatibili Pixelsnap dal prezzo intorno ai cinquanta dollari.
Tali costi cumulativi superano facilmente i cento dollari aggiuntivi oltre al prezzo già elevato dello smartphone stesso.
implicazioni ambientali negative causate dallo standard qi2
L’industria mobile ha spesso giustificato certe scelte tecniche come misure ecologiche volte a ridurre sprechi ed emissioni. Nel caso dell’introduzione dello standard Qi2 però emerge una contraddizione significativa: milioni di caricatori ancora perfettamente funzionanti vengono resi inefficaci o inutilizzabili per via delle incompatibilità tecniche imposte dallo stesso nuovo protocollo.
Tale situazione genera inevitabilmente grandi quantità di materiale elettronico da smaltire prematuramente contribuendo all’aumento dei rifiuti tecnologici (e-waste).
valutazioni finali sull’esperienza utente dei dispositivi pixel con qi2
L’implementazione dello standard Qi2 sul Google Pixel 10 rappresenta un’occasione mancata sotto molteplici aspetti pratici ed economici. La mancanza di compatibilità efficace con infrastrutture esistenti quali caricatori domestici o sistemi integrati nei veicoli penalizza fortemente l’esperienza complessiva degli utenti avanzati.
Inoltre le implicazioni ambientali derivanti dall’obsolescenza forzata degli accessori preesistenti sollevano ulteriori interrogativi sulle strategie adottate dalle aziende nel settore mobile.
Sebbene il Pixel 10 sia apprezzabile sotto altri punti di vista tecnologici e funzionali, la gestione della ricarica wireless rimane uno degli aspetti più problematici da affrontare oggi per gli utenti Android più esigenti.








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