Honey accusata di pratiche sospette sui dati degli utenti mentre aumentano le disinstallazioni di chrome

Honey, l’estensione per browser acquisita da PayPal, è al centro di numerose controversie relative a pratiche scorrette nei confronti sia dei creatori di contenuti online sia degli utenti. Nel corso dell’ultimo anno, la reputazione del servizio ha subito un forte deterioramento, accompagnato da una significativa perdita di utenti.

controversie sull’utilizzo dei codici affiliati e impatto sui creatori

Circa un anno fa, Honey è stata pubblicamente criticata per aver sottratto attribuzioni legate ai codici affiliati ai creatori digitali, generando malcontento tra influencer e publisher. L’estensione non rispettava le promesse dichiarate, nascondendo codici sconto che i partner preferivano non venissero mostrati agli utenti.

Queste pratiche hanno portato a una drastica diminuzione della base utenti su Google Chrome, con una perdita stimata di circa 7 milioni di utilizzatori. In risposta alle segnalazioni, Google ha introdotto modifiche alle proprie politiche volte a contrastare tali comportamenti scorretti, costringendo infine Honey ad adeguarsi.

pratiche scorrette riguardo i codici sconto e le piccole imprese

L’inchiesta più recente ha rivelato che Honey raccoglieva e diffondeva codici coupon privati senza il consenso delle aziende proprietarie. Alcune imprese hanno riferito che l’unico modo per far rimuovere tali codici era instaurare una partnership diretta con Honey.

raccolta massiccia di dati personali degli utenti

L’estensione è stata inoltre accusata di raccogliere grandi quantità di dati personali oltre alle informazioni sugli acquisti online. Tra i dati raccolti figurano:

  • timestamp delle attività
  • localizzazione geografica
  • URL delle pagine visitate
  • dati relativi alla navigazione generale su siti classificati come shopping online

Un’indagine indipendente ha dimostrato come Honey potesse ricostruire dettagli approfonditi sulle abitudini di navigazione e acquisto degli utenti nel corso di pochi mesi, anche senza la creazione di un account specifico.

avvisi e posizione ufficiale sulla privacy

Anche Amazon aveva emesso un avviso definendo Honey “rischiosa” dal punto di vista della sicurezza per via della raccolta dei dati sul comportamento d’acquisto privato. La politica sulla privacy di Honey dichiara esplicitamente che non vende informazioni personali a terzi ma può condividerle con fornitori di servizi o partner commerciali, incluso PayPal.

andamento degli utenti e conseguenze legali

Dopo il picco registrato nel 2024 con oltre 21 milioni di utenti su Chrome, la piattaforma ha perso più di 8 milioni di utilizzatori fino al dicembre del 2025, attestandosi attorno ai 13 milioni. Le controversie hanno inoltre dato origine a diverse cause legali intentate da creatori ed influencer per la sottrazione dei loro codici affiliati; queste azioni giudiziarie sono state successivamente archiviate.

principali figure coinvolte nella vicenda honey

  • MegaLag (autore dell’indagine video)
  • PayPal (proprietario dell’estensione)
  • Aziende partner e piccoli commercianti interessati dalla diffusione non autorizzata dei codici sconto
  • Celebrità digitali e influencer danneggiati dalla sottrazione dei codici affiliati
  • Piattaforme come Google e Amazon coinvolte nelle policy o negli avvisi relativi all’estensione
  • Siti investigativi come Datarequests.org impegnati nell’analisi della raccolta dati effettuata da Honey

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