Tv sotto accusa in texas per violazione della privacy secondo sony, samsung, lg, hisense e tcl

Recenti azioni legali sollevano preoccupazioni significative sulla privacy degli utenti di televisori intelligenti negli Stati Uniti, con accuse rivolte a importanti produttori per la raccolta non autorizzata di dati personali. Queste controversie mettono in luce le modalità di funzionamento delle tecnologie di riconoscimento automatico dei contenuti e i rischi associati all’uso commerciale e alla sicurezza nazionale.

accuse contro i principali produttori di televisori per la raccolta dati non autorizzata

Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, ha avviato una causa nel dicembre 2025 contro cinque grandi aziende produttrici di televisori: Sony, Samsung, LG, Hisense e TCL. Le società sono state accusate di raccogliere segretamente informazioni personali dei cittadini texani tramite dispositivi dotati di tecnologia integrata per il riconoscimento automatico dei contenuti (ACR). Secondo l’accusa, questi apparecchi effettuano screenshot dello schermo ogni 500 millisecondi, ovvero due volte al secondo, monitorando in tempo reale le abitudini di visione senza ottenere il consenso degli utenti.

funzionamento della tecnologia acr e sue implicazioni

L’Automatic Content Recognition (ACR) opera in modo simile ad applicazioni come Shazam ma è specificamente progettato per identificare contenuti video. Studi condotti dall’University College London hanno rivelato che alcuni modelli LG catturano screenshot fino a 100 volte al secondo (ogni 10 millisecondi), mentre Samsung lo fa due volte al secondo. La sorveglianza si estende anche ai dispositivi esterni collegati via HDMI come laptop o console da gioco.

dettagli sul monitoraggio dei contenuti esterni

La tecnologia ACR non si limita ai programmi trasmessi in diretta dalla TV stessa ma include anche tutti i segnali provenienti da periferiche collegate tramite HDMI. Ciò implica un controllo approfondito delle attività audiovisive dell’utente oltre la semplice fruizione televisiva tradizionale.

utilizzo commerciale dei dati raccolti e rischi per la privacy

I dati acquisiti mediante ACR vengono presumibilmente venduti agli inserzionisti pubblicitari per realizzare campagne mirate su più piattaforme. Nel solo anno 2022 gli investimenti pubblicitari sulle smart TV hanno raggiunto circa 18,6 miliardi di dollari, sottolineando l’importanza economica del settore. L’ufficio del procuratore texano ha inoltre evidenziato che questa pratica espone gli utenti a potenziali violazioni della privacy, inclusa l’esposizione involontaria di informazioni sensibili quali password o dati bancari.

preoccupazioni relative alla sicurezza nazionale e coinvolgimento cinese

Nella denuncia viene posta particolare attenzione alle aziende cinesi Hisense e TCL, ritenute legate al Partito Comunista Cinese. Secondo quanto riportato da Paxton, la legislazione cinese potrebbe obbligare tali società a consegnare le informazioni personali raccolte alle autorità governative cinesi. Ulteriori timori riguardano possibili usi malevoli dei dati per influenzare o sorvegliare giudici texani, funzionari eletti e forze dell’ordine, oltre a ipotesi di spionaggio industriale.

dichiarazione ufficiale sulle pratiche illegali imputate alle aziende cinesi

L’accusa sostiene che le imprese con legami con il governo cinese non avrebbero alcun diritto legale a registrare i contenuti presenti nei dispositivi domestici americani; tale comportamento è descritto come invasivo, ingannevole e contrario alla legge vigente.

conferma tecnica da parte del produttore Roku sull’utilizzo dell’acr

Anche se resta da verificare se tutte le aziende coinvolte impieghino effettivamente la funzione di cattura immagini due volte al secondo, il produttore statunitense Roku ha ammesso pubblicamente che la sua tecnologia ACR scatta screenshot in risoluzione 4K con frequenza analoga per confrontarli con database pubblicitari e contenutistici. Questo conferma sia la fattibilità tecnica sia l’applicazione concreta della tecnologia nel settore.

sanzioni temporanee imposte alle aziende coinvolte

A seguito delle indagini sul caso Hisense è stato emesso un provvedimento restrittivo temporaneo che vieta all’azienda cinese di continuare a raccogliere dati dai consumatori texani attraverso i propri televisori.

  • Sony
  • Samsung
  • LG
  • Hisense
  • TCL
  • Roku (produttore streaming device)
  • (coinvolgimento diretto nelle accuse o ammissione tecnologica)

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