Il panorama regolatorio giapponese nel settore smartphone si evolve con l’entrata in vigore della nuova normativa, che impone significativi cambiamenti a due colossi tecnologici globali. Le misure mirano a garantire una maggiore apertura e trasparenza nei sistemi di pagamento e negli store digitali, influenzando profondamente le politiche commerciali di Apple e Google nel mercato nipponico.
apple modifica strutturale delle commissioni sull’app store in giappone
Apple ha introdotto importanti adeguamenti per il sistema iOS destinato al mercato giapponese. La commissione standard applicata sull’App Store è stata ridotta dal 30% al 21%. Ulteriori agevolazioni sono previste per gli sviluppatori aderenti ai programmi dedicati come il Small Business Program, il Video Partner Program e il Mini Apps Partner Program, con commissioni che scendono fino al 10% sui servizi in abbonamento dal secondo anno.
Inoltre, gli sviluppatori possono ora optare per l’utilizzo di sistemi di pagamento alternativi all’interno delle app. Nel caso venga scelto un metodo di terze parti, Apple applica una commissione del 21%, mentre per i pagamenti effettuati tramite il sistema proprietario è prevista una maggiorazione del 5% come costo di gestione. Se invece si indirizza l’utente verso siti esterni per completare la transazione, la commissione scende al 15%, o al 10% se lo sviluppatore rientra nel programma per piccole imprese.
L’apertura è stata estesa anche ai marketplace terzi per applicazioni, soggetti però a un contributo tecnico centrale pari al 5% sulle vendite di beni digitali e servizi.
- Sviluppatori iscritti ad App Store Small Business Program
- Membri Video Partner Program
- Membri Mini Apps Partner Program
- Sviluppatori utilizzanti sistemi di pagamento terzi o esterni
- Mercati digitali terzi autorizzati da Apple
sistemi di sicurezza e limitazioni per utenti minorenni su piattaforme apple
A fronte dei rischi associati all’introduzione dei marketplace alternativi, Apple ha implementato un meccanismo di “certificazione” volto a verificare l’assenza di software malevoli o minacce alla sicurezza nelle app distribuite fuori dall’App Store ufficiale. Questa procedura risulta meno approfondita rispetto al controllo completo previsto dallo store proprietario.
Sono inoltre previste restrizioni specifiche per gli utenti minorenni: chi ha meno di diciotto anni deve ottenere il consenso genitoriale prima di utilizzare pagamenti tramite sistemi terzi o link esterni; mentre agli utenti sotto i tredici anni è vietato effettuare acquisti attraverso collegamenti esterni.
google mantiene tariffe standard ma amplia opzioni pagamento in giappone
Google ha confermato la permanenza della commissione del30% sul Google Play Store, introducendo però un ampliamento nell’utilizzo dei metodi di pagamento alternativi disponibili non solo alle app non ludiche ma a tutte le categorie applicative. Qualora gli sviluppatori decidano di indirizzare gli utenti verso siti esterni per completare acquisti, viene applicata una commissione del20%, ridotta al10% per coloro che generano ricavi inferiori a un milione di dollari annui (circa sette milioni e ottocentomila yen).
Nell’ambito delle novità figura anche la possibilità offerta agli sviluppatori di proporre simultaneamente all’interno dell’app sia l’opzione d’acquisto tramite Google Play sia quella mediante sito web proprietario, lasciando così all’utente finale la scelta tra i due canali.
I dispositivi Android e la versione iOS del browser Chrome integreranno progressivamente schermate dedicate alla selezione predefinita del browser e motore di ricerca preferito dagli utenti.
- Sviluppatori con ricavi inferiori a $1 milione/anno
- Tutte le categorie applicative su Google Play
- Sistema duale d’acquisto in-app (Google Play + sito web)
- User experience personalizzata su Android e iOS Chrome browser
dettagli principali della normativa smartphone law giapponese
L’entrata in vigore della cosiddetta “Smartphone Law” è gestita dalla Japan Fair Trade Commission ed interessa specificamente operatori software dominanti nei settori dei sistemi operativi mobili, negozi digitali, browser web e motori di ricerca. Il provvedimento vieta pratiche discriminatorie volte a limitare l’offerta concorrente riguardo agli store digitali e ai metodi pagamento disponibili sulle piattaforme mobili.
A partire dal marzo del 2025 sono stati formalmente sottoposti alla regolamentazione Apple Inc., iTunes Co., Ltd., e Google LLC. L’aggiornamento iOS versione 26.2 include già funzionalità che consentono all’utente finale la scelta obbligatoria del browser predefinito durante la prima attivazione dopo l’update.
















Lascia un commento