Segreti per scrivere il prompt perfetto di Gemini secondo un ingegnere di Google DeepMind

La creazione di prompt efficaci per l’intelligenza artificiale rappresenta una sfida cruciale nel campo dell’IA, dove la qualità del risultato dipende fortemente dall’input fornito. Un approccio innovativo e poco conosciuto, chiamato meta prompting, viene impiegato per generare prompt dettagliati e articolati, migliorando significativamente le prestazioni di modelli avanzati come Gemini e Veo 3.

meta prompting: il metodo innovativo per creare prompt AI

Il meta prompting consiste nell’affidare a un modello di intelligenza artificiale il compito di elaborare prompt complessi che saranno poi utilizzati da altri sistemi IA per completare obiettivi specifici. Questa tecnica è stata illustrata da Anna Bortsova, ingegnere UX presso Google DeepMind, che applica questo metodo soprattutto nella generazione di video con il modello Veo 3 tramite l’app Gemini.

Anziché scrivere manualmente un prompt dettagliato per la generazione video, Bortsova utilizza Gemini per produrre in modo automatico numerosi prompt estesi anche su più pagine. Questo consente di ottenere input molto più ricchi rispetto a quelli creati dall’essere umano in modo diretto.

come funziona il meta prompting con gemini e veo 3

L’operazione si svolge in due fasi principali:

  • Definizione della richiesta iniziale: viene formulato un compito molto specifico indirizzato a Gemini, ad esempio la creazione di un prompt dettagliato comprensibile da un modello linguistico (LLM) per realizzare animazioni stop-motion;
  • Generazione dei prompt multipli: Gemini produce diversi prompt lunghi e articolati che vengono successivamente utilizzati dal modello Veo 3 per la sintesi video.

elementi chiave per un meta prompting efficace

Bortsova sottolinea alcuni aspetti fondamentali da considerare nella stesura del meta prompt:

  • Specificità del compito: definire chiaramente cosa si vuole ottenere;
  • Dettagli sul formato e stile: indicare caratteristiche precise come durata o materiali scenici;
  • Vincoli precisi: ad esempio scegliere tipi particolari di carta invece di termini generici;
  • Aggiunta dell’emozione desiderata: suggerire lo stato d’animo che il contenuto deve evocare.

collaborazione continua tra utente e intelligenza artificiale

L’interazione con Gemini è concepita come un processo iterativo e collaborativo: dopo il primo output, si possono fornire feedback e richieste aggiuntive per affinare ulteriormente i risultati. Questo scambio bidirezionale permette di orientare meglio la produzione dei prompt fino al raggiungimento della qualità desiderata.

applicazioni estese del meta prompting oltre la generazione video

L’utilizzo del meta prompting non si limita alla sola creazione di contenuti video ma può essere applicato in molteplici ambiti dove è necessario sviluppare input complessi per sistemi IA. In pratica, anziché cercare manualmente il miglior modo di formulare una richiesta, è possibile affidarsi all’intelligenza artificiale stessa affinché suggerisca le modalità più efficaci.

suggerimenti finali sull’uso del meta prompting

Bortsova consiglia di sperimentare liberamente partendo da argomenti appassionanti o familiari per acquisire dimestichezza con questa tecnica innovativa. L’approccio pratico favorisce infatti la scoperta delle potenzialità nascoste nel dialogo con i modelli IA.

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