Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) ha recentemente annunciato una strategia articolata per l’adozione estesa dell’intelligenza artificiale (AI) all’interno delle sue attività, spaziando dall’amministrazione quotidiana fino all’analisi dei dati clinici e allo sviluppo di farmaci. Questo piano rappresenta un passo significativo nell’integrazione dell’AI generativa nel settore sanitario sotto l’amministrazione Trump, con l’obiettivo di ottimizzare efficienza e uniformare gli standard di utilizzo tra i vari dipartimenti.
strategie hhs per espandere progetti ai nel 2024
La strategia AI presentata dal HHS si configura come un primo importante intervento volto a creare una struttura di governance interdipartimentale, facilitare la condivisione delle risorse AI e promuovere una cultura aziendale basata sull’utilizzo diretto degli strumenti intelligenti. Già nel 2024 sono attivi o in fase di pianificazione 271 progetti AI, con una previsione di crescita del 70% per il 2025, segnalando un’espansione rapida dell’impiego dell’intelligenza artificiale nell’ambito sanitario pubblico.
applicazioni ai nella gestione clinica e nella ricerca biomedica
Un punto focale della strategia riguarda l’impiego dell’AI per l’interpretazione in tempo reale delle cartelle cliniche elettroniche, offrendo raccomandazioni personalizzate ai pazienti. L’utilizzo di strumenti predittivi mira inoltre a migliorare la gestione delle malattie croniche e a ridurre il numero di ricoveri ripetuti nei pronto soccorso. Il dipartimento intende sostenere finanziariamente ricerche biomediche che abbiano come fulcro applicazioni AI e sistemi decisionali clinici avanzati, con la prospettiva di elevare qualità ed efficienza dei servizi sanitari complessivi.
principali obiettivi applicativi:
- interpretazione immediata delle cartelle cliniche digitali;
- consulenze mediche personalizzate basate su dati AI;
- strumenti predittivi per la gestione delle patologie croniche;
- sostegno alla ricerca biomedica tramite tecnologie AI;
- sistemi decisionali automatizzati a supporto del personale medico.
preoccupazioni sulla privacy e sicurezza dei dati sanitari
L’aspetto più controverso della strategia riguarda la tutela della privacy e la sicurezza dei dati raccolti. In passato il HHS è stato criticato per aver condiviso informazioni sensibili sui pazienti Medicaid con enti governativi non sanitari, suscitando timori riguardo al superamento dei limiti legali nella gestione delle informazioni sanitarie. Esperti evidenziano come le attuali normative garantiscano protezioni solo sui singoli record medici mentre risultano insufficienti quelle relative agli insiemi aggregati utilizzati dall’AI su larga scala. Viene pertanto richiesto al dipartimento maggiore trasparenza sulle valutazioni del rischio, sul ruolo affidato a fornitori tecnologici esterni e sull’equilibrio fra innovazione tecnologica e rispetto della riservatezza.
dubbio sulla capacità gestionale del segretario kennedy jr
A livello politico, l’amministrazione Trump ha incentivato l’uso diffuso di chatbot e assistenti AI eliminando alcune restrizioni imposte durante il mandato Biden, alimentando dibattiti sulla possibile deregolamentazione del settore. Il segretario alla salute Robert F. Kennedy Jr è stato oggetto di critiche riguardo alla sua approccio non sempre rigoroso verso temi scientifici legati alla tecnologia medica. Nonostante il documento strategico enfatizzi principi quali “standard d’eccellenza scientifica”, valutazione dei rischi e trasparenza, permane incertezza circa l’effettiva implementazione sotto questa leadership.
sforzi paralleli a hong kong per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sanitaria
Anche Hong Kong sta accelerando le iniziative volte all’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario attraverso investimenti significativi previsti dalla sua roadmap tecnologica nazionale. Sono stati stanziati fondi pari a circa trenta miliardi HKD destinati ad agevolare progetti locali che adottino soluzioni generative AI. Nel contesto ospedaliero si sta sviluppando il programma “Smart Hospital 2.0”, che prevede applicazioni AI per interpretazioni radiologiche, screening analitici e produzione automatizzata di documenti clinici. Le università locali contribuiscono con innovazioni come pazienti virtuali basati su intelligenza artificiale, app riabilitative e dispositivi diagnostici acustici specifici per patologie cardiache, sempre mantenendo alta attenzione alle norme sulla privacy.














Lascia un commento