Apple e Intel hanno una storia complessa e in continua evoluzione. Dopo aver utilizzato per oltre un decennio processori Intel nei propri Mac, Apple ha rivoluzionato la propria strategia con l’introduzione dei chip proprietari della serie Apple Silicon, a partire dall’Apple M1. Questo passaggio ha segnato il distacco dall’architettura x86 per abbracciare quella ARM, portando significativi miglioramenti in termini di prestazioni ed efficienza energetica. Inoltre, questa scelta ha facilitato la creazione di un ecosistema integrato tra Mac e iPhone, entrambi basati sulla stessa architettura. Intel, dal canto suo, ha perso un cliente fondamentale e si è trovata a dover rivedere le proprie strategie industriali.
apple m7: possibile produzione con processo intel n18ap
L’analista di settore Ming-Chi Kuo ha recentemente condiviso informazioni rilevanti riguardo ai futuri chip della serie M di Apple. Secondo le sue anticipazioni, il modello base del prossimo chip Apple M7 potrebbe essere prodotto da Intel Foundry, utilizzando presumibilmente il processo produttivo denominato 18AP. Questa tecnologia dovrebbe entrare in produzione completa entro il 2027. Queste indicazioni confermano precedenti rumors che vedevano sia Apple sia Nvidia interessate alla capacità produttiva di Intel Foundry per i loro progetti futuri.
Kuo suggerisce inoltre che Apple continuerà a servirsi di TSMC per la realizzazione dei chip top di gamma. Si può quindi ipotizzare che solo l’M7 standard venga realizzato con il processo Intel 18AP, mentre le versioni M7 Pro e M7 Max rimarranno affidate ai nodi avanzati N2P o A18 di TSMC. L’M7 base è destinato ad alimentare nuovi modelli di iPad, l’aggiornamento del MacBook Air e probabilmente anche future versioni del Vision Pro.
intel ritrova un cliente strategico nel settore dei chip apple
Qualora queste previsioni venissero confermate, l’Apple M7 rappresenterebbe il primo chip della linea Apple a essere completamente prodotto senza ricorrere a TSMC. Il rendimento concreto sul mercato sarà più chiaro solo quando prodotti consumer basati sul processo Intel 18A – come Panther Lake – saranno disponibili dal prossimo anno. Nel frattempo si tratta comunque di una vittoria importante per Intel Foundry: acquisire nuovamente un cliente prestigioso come Apple potrebbe infatti aprire la strada ad altre grandi aziende tecnologiche quali Qualcomm.
Questa possibile collaborazione potrebbe segnare una svolta significativa nelle ambizioni produttive di Intel e rappresentare uno degli eventi più rilevanti per la sua ripresa industriale negli ultimi anni.
sintesi delle novità principali sulla collaborazione apple-intel foundry
- Apple ha utilizzato processori Intel per oltre dieci anni prima di passare ai propri chip Apple Silicon;
- Il cambio verso l’architettura ARM ha garantito notevoli vantaggi in termini di performance ed efficienza;
- Intel, perdendo un cliente importante, ha dovuto riorganizzare le proprie strategie;
- I nuovi report indicano che Apple potrebbe utilizzare il processo produttivo Intel 18AP per l’M7 base;
- M7 Pro e M7 Max probabilmente resteranno prodotti da TSMC con nodi avanzati N2P o A18;
- L’ingresso di Apple come cliente rappresenterebbe un successo significativo per Intel Foundry;
- Questa partnership potrebbe costituire una grande opportunità di rilancio per Intel nel settore delle produzioni su commissione.













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