Windows 11 si sta evolvendo verso un sistema operativo nativamente integrato con l’intelligenza artificiale, grazie all’introduzione di una nuova funzionalità sperimentale denominata Agent Workspace. Questa innovazione consente agli agenti AI di operare in background con accesso a cartelle personali come desktop, musica, foto e video, offrendo un ambiente dedicato e autonomo per eseguire attività complesse.
agent workspace: ambiente indipendente per agenti ai su windows 11
L’Agent Workspace crea una sessione Windows separata per ogni agente AI, dotata di account utente, desktop e permessi personalizzati. Attivando la funzione sperimentale nelle impostazioni di sistema della build 26220.7262, gli agenti possono interagire con applicazioni e dati locali in modo autonomo.
Questo approccio ricorda il concetto di Windows Sandbox ma si focalizza sull’emulazione delle azioni umane da parte dell’agente AI. Gli agenti sono in grado di aprire programmi, cliccare elementi dell’interfaccia, digitare testi e persino utilizzare credenziali salvate per completare operazioni complesse come prenotazioni online. Ogni agente possiede permessi distinti che non si estendono automaticamente ad altri agenti.
accesso esteso ai file personali e implicazioni sulle prestazioni
L’attivazione del workspace richiede che gli agenti abbiano accesso a cartelle sensibili quali download, documenti e desktop per svolgere i propri compiti. Windows avverte circa possibili impatti sulla privacy e sulle performance del sistema a causa di questo ampio accesso.
L’architettura è progettata per essere leggera, adattando dinamicamente l’utilizzo di memoria e CPU in base all’attività degli agenti; Test preliminari indicano che alcuni agenti possono consumare risorse significative mantenendosi attivi in background.
rischi di sicurezza associati alla funzionalità ai agent workspace
Microsoft segnala potenziali vulnerabilità legate all’uso degli agenti AI, come attacchi di tipo cross-prompt injection (XPIA), dove contenuti malevoli potrebbero alterare le istruzioni originali degli agenti causando perdita dati o installazione di software dannoso.
Per questo motivo la funzione è disabilitata di default ed è consentita solo agli amministratori dei dispositivi. Una volta abilitata interessa tutti gli utenti del sistema. La piattaforma prevede inoltre registrazioni delle attività protette contro manomissioni e richiede sempre un intervento umano per le decisioni critiche.
Microsoft ha implementato il protocollo Model Context Protocol (MCP) per garantire connessioni sicure tra agenti AI e strumenti terzi mantenendo confini netti tra fornitori diversi.
windows 11 come sistema operativo basato su agenti ai: prospettive future
Dichiarata durante Microsoft Ignite 2025, questa evoluzione trasforma Windows da semplice piattaforma applicativa a vero “sistema operativo per agenti”. Gli assistenti AI avranno uno spazio dedicato nella barra delle applicazioni con indicatori di stato e ambienti isolati.
Sarà inoltre disponibile Windows 365 for Agents, un servizio cloud che permetterà agli agenti AI di gestire compiti aziendali complessi tramite macchine virtuali dedicate.
Attualmente la funzione è accessibile esclusivamente agli utenti dei canali Dev o Beta Insider senza supporto immediato alle app AI; Copilot sarà il primo assistente a integrare l’ambiente Agent Workspace seguito da altre applicazioni nei prossimi aggiornamenti.
- Microsoft Ignite
- Copolot AI assistant
- Windows Sandbox (concetto simile)
- Windows Insider Dev/Beta channel
- Windows 365 for Agents (servizio cloud)
- XPIA – Cross Prompt Injection Attack (rischio sicurezza)
- MCP – Model Context Protocol (standard sicurezza)












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