Recentemente, Google ed Epic Games hanno raggiunto un accordo per risolvere una controversia legale che durava da anni. Questo accordo, se approvato dal giudice, porrà fine alla causa intentata da Epic nel 2020 contro Google riguardo al controllo della distribuzione delle app su Android. Parte dell’intesa prevede modifiche significative a Android, che saranno implementate nella prossima versione prevista per il 2026.
modifiche previste per android
Tra i cambiamenti principali vi è l’introduzione di un sistema che consentirà agli utenti di installare facilmente negozi di app di terze parti, riducendo così le difficoltà nell’ottenere applicazioni al di fuori del Google Play Store. Questa evoluzione si allinea con l’entrata in vigore, nel settembre 2026, delle nuove normative sulla verifica degli sviluppatori.
il futuro del sideloading
Nonostante le speranze di alcuni utenti riguardo alla semplificazione del sideloading, le modifiche proposte non garantiranno la sua preservazione come conosciuto attualmente. Queste innovazioni contribuiranno a rendere l’ecosistema delle app Android più competitivo e vantaggioso per gli utenti.
terze parti: negozi certificati
Una delle novità più rilevanti sarà la creazione dei “Registered App Stores”, ovvero negozi di app terzi certificati da Google. Sebbene i dettagli sul processo di certificazione siano ancora indefiniti, l’accordo stabilisce che Google potrà definire requisiti ragionevoli per la certificazione e applicare una tariffa operativa equa.
- Negozi registrati potranno essere installati con un solo clic dai loro siti web.
- L’interfaccia d’installazione utilizzerà un linguaggio neutro rispetto alle attuali avvertenze scoraggianti.
- I negozi autorizzati non dovranno pagare commissioni elevate a Google fino al 2032.
eliminazione delle barriere per gli sviluppatori
Google non potrà più impedire ai produttori o agli operatori telefonici di preinstallare questi negozi o posizionarli sulla schermata principale. Inoltre, sarà vietato condividere i ricavi del Play Store con chi distribuisce app Android concorrenti.
libertà negli acquisti in-app
Un altro aspetto significativo riguarda la libertà concessa agli sviluppatori nell’utilizzo di metodi alternativi per i pagamenti in-app. Gli sviluppatori potranno ora utilizzare link esterni o sistemi di pagamento alternativi affiancandoli al sistema Google Play Billing.
- Aumento della concorrenza tra piattaforme grazie a costi inferiori per gli utenti.
- Miglioramento della comunicazione tra sviluppatori e utenti riguardo ai metodi di pagamento alternativi.
- Sospensione temporanea dei pagamenti incentivanti da parte di Google verso gli sviluppatori per favorire il Play Store nei primi tre anni dall’accordo.
sostenibilità economica e competitività
Sebbene ci siano limitazioni sulle commissioni applicabili alle transazioni effettuate tramite metodi alternativi, questa nuova struttura rappresenta un passo importante verso un mercato più aperto e competitivo. La vera sfida consisterà nel mantenere un equilibrio tra sostenibilità economica e accessibilità per gli sviluppatori e gli utenti finali.
In sintesi, queste trasformazioni promettono una maggiore varietà nelle offerte disponibili su Android e potrebbero portare a prezzi più competitivi nel lungo termine. Si tratta quindi di una fase cruciale che potrebbe ridefinire il panorama delle applicazioni mobile nei prossimi anni.









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