Negli ultimi mesi, il settore tecnologico ha vissuto eventi significativi che hanno sollevato interrogativi sulle politiche di moderazione di YouTube. La compagnia, parte del conglomerato Alphabet, ha recentemente affrontato accuse riguardanti la sua gestione dei contenuti e l’influenza ricevuta dalla amministrazione Biden.
accuse di pressione politica su youtube
Nel settembre scorso, Alphabet ha attribuito le sue politiche di censura a pressioni esercitate dal governo statunitense. Diversi dirigenti di YouTube hanno testimoniato in modo contrario, sostenendo che le decisioni relative alla moderazione dei contenuti sono state sviluppate internamente senza alcuna influenza esterna.
richiesta di chiarimenti da parte del Congresso
Il membro della Commissione Giudiziaria Jamie Raskin ha chiesto spiegazioni dirette al CEO di YouTube, Neal Mohan. Nella sua comunicazione, Raskin ha messo in discussione le affermazioni fatte da Alphabet e ha evidenziato testimonianze di numerosi vicepresidenti e dirigenti dell’azienda che non confermano le dichiarazioni ufficiali.
domande cruciali sulla verità delle affermazioni
Nella lettera inviata a Mohan, Raskin non esita a chiedere: “Cosa ha promesso l’amministrazione alla vostra azienda e quali minacce sono state avanzate?” Queste domande pongono un serio interrogativo sulla credibilità delle informazioni fornite da Alphabet.
richiesta di documentazione e audizione
Raskin ha anche richiesto la consegna di documenti relativi alle politiche di moderazione dei contenuti e alle comunicazioni con il governo. Inoltre, è stata proposta un’audizione per discutere ulteriormente questi temi, sebbene sia incerto se Mohan accetterà l’invito.
- Aamir Siddiqui – Android Authority
- Jamie Raskin – Membro della Commissione Giudiziaria
- Neal Mohan – CEO di YouTube
- Diverse personalità dirigenziali di YouTube (non specificate)










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