La questione della privacy online, in particolare riguardante i minori, ha assunto un’importanza crescente negli ultimi anni. Un caso significativo è quello che ha coinvolto Google e YouTube, culminato in una class action nel 2019, risoltasi con un accordo di 30 milioni di dollari. Questa situazione è emersa a seguito dell’accusa di aver raccolto informazioni identificative sui minori senza il consenso dei genitori.
dettagli della causa legale
La causa legale ha messo in evidenza come Google e i proprietari di canali YouTube popolari abbiano sfruttato contenuti diretti ai bambini, come cartoni animati e filastrocche, per raccogliere dati personali utili al loro business pubblicitario. Tali pratiche sono state ritenute in violazione del Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA) del 1998, che vieta la raccolta di dati personali su bambini sotto i 13 anni senza autorizzazione parentale.
possibilità di indennizzo
I soggetti interessati possono ora presentare richiesta per ricevere una parte del risarcimento. Coloro che erano minorenni e hanno visualizzato contenuti destinati ai più giovani su YouTube tra il 1 luglio 2013 e il 1 aprile 2020 possono partecipare. Attualmente, questi richiedenti hanno un’età compresa tra i 18 e i 25 anni. Le domande devono essere inviate entro il 21 gennaio 2026.
conseguenze aggiuntive
Oltre a questo accordo, Google ha accettato nel 2019 di pagare ulteriori 170 milioni di dollari come sanzioni civili per le violazioni delle normative COPPA. È importante notare che gli importi individuali degli indennizzi dipenderanno dal numero totale di richieste ricevute; si stima che “decine di milioni” di bambini siano stati coinvolti nelle pratiche contestate da Google.
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- Soggetti colpiti dalle violazioni COPPA









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