Meta, sotto la direzione del CEO Mark Zuckerberg, sta intraprendendo un’importante evoluzione nell’ambito dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Questa iniziativa prevede l’espansione dell’uso di contenuti AI su piattaforme come Facebook, Instagram e Threads, segnando una nuova fase per i social media. L’obiettivo è quello di sviluppare sistemi di raccomandazione più intelligenti che apprendano le preferenze degli utenti e presentino post creati dall’AI.
l’ascesa dei contenuti generati dall’AI
Zuckerberg ha dichiarato che i sistemi di raccomandazione diventeranno sempre più preziosi nel comprendere e mostrare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Meta intende quindi fare affidamento su algoritmi capaci di apprendere le preferenze degli utenti e promuovere post realizzati con l’AI. Questo approccio rappresenta un’evoluzione rispetto alle fasi precedenti dei social media, caratterizzate prima da post tra amici, poi da pagine e infine dai contenuti creati dai creator.
- Post tra amici
- Pagine
- Contenuti dei creator
Inoltre, recenti notizie suggeriscono una possibile alleanza tra Zuckerberg ed Elon Musk per finanziare un’acquisizione di OpenAI, evidenziando ulteriormente l’interesse crescente verso l’AI.
investimenti miliardari nell’intelligenza artificiale
Il CFO di Meta, Susan Li, ha riportato che gli utenti hanno già creato oltre 20 miliardi di immagini attraverso la nuova app Vibes, progettata per offrire un flusso continuo di video generati dall’AI. Zuckerberg ha descritto questa app come una visione del futuro dei contenuti sociali abilitati dall’intelligenza artificiale. Vibes rappresenta un caso studio per una feed sociale più veloce e automatizzato.
- Oltre 20 miliardi di immagini create dagli utenti
- Lancio della Vibes app
- Aumento del 26% delle entrate trimestrali a $51.24 miliardi
Nonostante il successo finanziario, ci sono preoccupazioni riguardo alla chiarezza sui contenuti generati dall’AI. Meta ha annunciato che etichetterà i media “generati dall’AI”, ma molti utenti esprimono dubbi sulla coerenza e chiarezza delle etichette dopo gli aggiornamenti previsti.












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