Google Home crea identità fittizie sorprendenti

Negli ultimi giorni, sono emerse segnalazioni da parte di utenti di Google Home riguardo a comportamenti anomali dei loro dispositivi. Alcuni hanno riferito che le telecamere Nest hanno iniziato a descrivere persone sconosciute, generando confusione e preoccupazione.

anomalie nei report delle telecamere

Un utente ha condiviso un’esperienza sul forum Reddit, raccontando che la sua telecamera aveva riportato un’attività in cui si menzionava “Michael” mentre portava fuori la spazzatura, nonostante nessuno con quel nome vivesse nella sua abitazione. Quando l’utente ha chiesto chiarimenti, l’assistente di Google ha risposto che il dispositivo era in grado di identificare i volti anche senza nomi specifici. Questo ha sollevato interrogativi sulla veridicità delle informazioni fornite.

descrizioni errate e confusione

Altri utenti hanno riportato esperienze simili. Un commento divertente sul forum suggeriva che il nome “Michael” potesse essere associato al personaggio horror Michael Myers. Un altro utente ha affermato che il suo Google Home lo aveva avvisato di portare fuori la spazzatura, negando però di aver mai ricevuto tale promemoria. Un terzo caso ha coinvolto un amico nominato David, descritto come visitatore e responsabile della pulizia della casa, sebbene ciò non fosse accaduto.

identificazione errata degli utenti

In un’altra testimonianza, una persona ha riferito che la propria telecamera aveva generato un resoconto giornaliero identificandolo come “Sarah”, descrivendo azioni quotidiane come portare fuori i rifiuti o passeggiare i cani. L’utente ha dichiarato di essere un uomo single e di non avere alcun amico con quel nome. Questa situazione ha suscitato domande sulla capacità del sistema di riconoscere correttamente gli individui.

possibili spiegazioni tecniche

Sebbene queste anomalie non siano state verificate ufficialmente e non ci sia una tendenza diffusa oltre a qualche altra testimonianza isolata, è emersa una teoria riguardante il funzionamento dei modelli linguistici avanzati utilizzati nel sistema Gemini di Google Home. Potrebbe accadere che il dispositivo generi nomi basati su previsioni contestuali anziché su dati reali.

  • Michael – Descritto come colui che porta fuori la spazzatura.
  • Sarrah – Identificata erroneamente dall’AI per descrivere l’utente maschile.
  • David – Amico menzionato ma mai presente durante le attività segnalate.
  • Kevin – Altro nome citato da un utente in situazioni simili.

L’assunto più plausibile è quindi quello dell’“hallucination” del sistema Gemini su Google Home, lasciando gli utenti tra divertimento e inquietudine per le stranezze riscontrate.

Continue reading

NEXT

Stazione di ricarica 6-in-1 Anker a soli 38 dollari

La gestione della ricarica dei dispositivi elettronici può risultare complicata, soprattutto quando gli spazi per le prese elettriche sono limitati. La stazione di ricarica piatta 6-in-1 di Anker si propone come una soluzione efficace per semplificare questa operazione, permettendo di […]
PREVIOUS

Google risolve il redesign confuso dell’app Orologio

Negli ultimi mesi, le applicazioni Android di Google hanno subito un’importante ristrutturazione estetica, adottando il nuovo approccio del Material 3 Expressive. Sebbene molti cambiamenti siano stati ben accolti, non tutte le modifiche si sono dimostrate efficaci. È emerso che alcune […]

Potrebbero interessarti

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più popolari

Di tendenza

Per guestpost o linkbuilding scrivi a [email protected]