Taiwan vieta l’uso del cinese semplificato nei arcade con un periodo di transizione di 3-5 anni

Il Ministero dell’Economia di Taiwan ha recentemente annunciato delle modifiche significative al regolamento riguardante la gestione delle macchine da gioco elettroniche e dei centri di intrattenimento. Questi cambiamenti mirano a garantire l’uso esclusivo del tradizionale cinese nelle interfacce e nei contenuti delle macchine, con l’obiettivo di migliorare la chiarezza per i consumatori e proteggere i diritti di proprietà intellettuale.

obbligo dell’uso del tradizionale cinese

Le nuove normative stabiliscono che tutte le macchine arcade, se presentano testi in cinese, devono utilizzare esclusivamente il tradizionale cinese per nomi, interfacce e grafica di gioco. Qualora un centro giochi importi macchine con interfaccia in semplificato, il Ministero non procederà alla loro classificazione, impedendo così la loro esposizione o utilizzo commerciale.

scadenze per l’eliminazione delle macchine semplificate

Per quanto riguarda le macchine già presenti sul mercato, è stato previsto un periodo di transizione. Le macchine classificate come giochi educativi o che non rientrano nella categoria arcade dovranno cessare l’attività entro il 30 settembre 2028. Le macchine classificate come giochi di intrattenimento o a pallini dovranno fermarsi entro il 30 settembre 2030.

introduzione della dichiarazione di conformità

Un altro aspetto importante della revisione normativa è l’introduzione della dichiarazione di conformità alle leggi sulla proprietà intellettuale. I centri di gioco saranno tenuti a presentare questa dichiarazione al momento della richiesta di classificazione delle macchine. Questo sistema mira a prevenire l’uso non autorizzato di nomi, immagini o contenuti all’interno dei giochi.

impatto culturale e sociale

I media locali hanno evidenziato come attualmente molti centri giochi presentino prevalentemente testo in semplificato, creando confusione tra i giovani utenti riguardo la lingua e influenzando potenzialmente la loro identità culturale. Il Ministero ha quindi avviato comunicazioni con le associazioni del settore per garantire che vengano rispettate queste nuove direttive.

conclusioni sulle nuove normative

Il Ministero dell’Economia sottolinea che queste modifiche sono state pensate per bilanciare la tutela della cultura linguistica, i diritti dei consumatori e lo sviluppo dell’industria ludica. L’obiettivo finale è promuovere un ambiente commerciale più sano e innovativo attraverso l’unificazione nell’uso del tradizionale cinese e una maggiore protezione della proprietà intellettuale.

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