La situazione attuale di NVIDIA nel mercato cinese evidenzia un cambiamento significativo per l’azienda, che ha visto il suo dominio ridursi drasticamente a causa di restrizioni governative. Dalla detenzione di una quota del 95% nel settore dei chip avanzati, NVIDIA si trova ora completamente esclusa da questo importante mercato.
nvidia perde la sua quota di mercato in cina
A partire dal 2022, il governo degli Stati Uniti ha imposto divieti all’esportazione dei chip ad alte prestazioni di NVIDIA verso la Cina. Tra i modelli colpiti vi sono i chip NVIDIA A100, H100 e H200. Sebbene fosse consentita la vendita di un chip downgradato, l’NVIDIA H20, le indagini sulla sicurezza avviate dai regolatori cinesi hanno scoraggiato le aziende locali dall’acquisto. Di conseguenza, NVIDIA è stata costretta a ritirarsi dal mercato cinese.
un riassunto della situazione
- NVIDIA ha perso completamente la sua quota nel mercato avanzato dei chip in Cina.
- Motivo: Divieti rigorosi degli Stati Uniti che impediscono la vendita di chip AI avanzati (A100, H100, H200) alla Cina.
- Il CEO Jensen Huang ha confermato: “Siamo completamente fuori dalla Cina.”
- Il chip downgradato H20 non ha avuto successo dopo l’indagine sulla sicurezza da parte dei regolatori cinesi.
- Risultato: NVIDIA è effettivamente esclusa da uno dei suoi mercati più importanti.
- Questa perdita potrebbe tradursi in miliardi di dollari di entrate annuali per NVIDIA.
- La Cina rappresentava precedentemente il 20-25% delle vendite nei data center di NVIDIA.
- I controlli alle esportazioni fanno parte degli sforzi statunitensi per limitare il potere dell’AI e del calcolo militare cinese.
- Anche AMD e Intel affrontano restrizioni simili, sebbene meno impattanti a causa della loro minore presenza nel mercato AI.
le restrizioni potrebbero rafforzare l’industria locale cinese
I divieti potrebbero avere ripercussioni anche sugli Stati Uniti. La Cina sta spingendo le aziende locali a ridurre la dipendenza dai chip esteri. Le aziende nazionali stanno investendo enormemente nello sviluppo dei propri chip AI. Huawei, ad esempio, ha già presentato una roadmap per i chip AI avanzati e nuovi metodi di clustering per sostituire i prodotti NVIDIA. Altre grandi aziende tecnologiche come Alibaba Group Holding, Tencent Holdings, ByteDance e Baidu stanno anch’esse investendo risorse significative in questo settore.
NVIDIA sottolinea che la Cina conta quasi il 50% dei ricercatori mondiali nell’ambito dell’AI. Il CEO avverte che escludere il paese dalla tecnologia statunitense potrebbe rallentare i progressi globali nell’intelligenza artificiale. Inoltre, evidenzia che la forte cultura lavorativa della Cina e il profondo talento presente nel paese permetteranno rapidamente di colmare il divario con gli Stati Uniti; secondo Huang, la Cina è solo “nanosecondi” indietro nella produzione di chip.












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