Il nuovo smartphone Vivo X300 Pro è stato recentemente lanciato, presentando il processore MediaTek Dimensity 9500. Sebbene MediaTek prometta miglioramenti significativi in termini di potenza e efficienza per questo chipset, i risultati ottenuti nei test reali non sono stati all’altezza delle aspettative.
prestazioni della CPU: i core personalizzati rimangono dominanti
Utilizzando GeekBench 6, il Vivo X300 Pro è stato confrontato con diversi dispositivi, inclusi quelli dotati del processore Snapdragon 8 Elite Gen 5. Questo confronto evidenzia che l’X300 Pro presenta prestazioni inferiori sia nel punteggio single-core che multi-core rispetto a modelli come il Galaxy S25 Ultra e persino al suo predecessore, l’X200 Pro.
- X200 Pro
- Galaxy S25 Ultra
- OPPO Find X8 Pro
Analisi dei punteggi e delle performance
I risultati suggeriscono che Vivo potrebbe aver ottimizzato la CPU Dimensity 9500 per una maggiore durata della batteria piuttosto che per massimizzare le prestazioni. Sorprende vedere un chip di un anno fa come lo Snapdragon 8 Elite ottenere risultati superiori.
GPU Dimensity 9500: quale stabilità?
I test di stress grafico hanno mostrato che il Vivo X300 Pro non riesce a competere con altri dispositivi di fascia alta in termini di prestazioni grafiche. Nonostante ciò, ha raggiunto una stabilità del 60% durante il Wild Life Stress Test, superando alcuni concorrenti ma rimanendo indietro rispetto ad altri modelli.
- Galaxy S25 Ultra (52.5%)
- X200 Pro (40.3%)
- Find X8 Pro
Punteggi nei test di stress aggiuntivi
I risultati nei test Wild Life Extreme e Solar Bay sono stati deludenti, mostrando una stabilità inferiore rispetto ai concorrenti diretti. La temperatura operativa del dispositivo si è mantenuta tra i 37.5 e i 43 gradi Celsius, rappresentando un miglioramento rispetto al modello precedente.
Conclusioni sulle performance del Dimensity 9500
L’implementazione attuale del Dimensity 9500 da parte di Vivo risulta insoddisfacente, specialmente se paragonata a modelli come il Galaxy S25 Ultra. Anche se ci sono margini di miglioramento in termini di gestione termica e prestazioni generali, resta da vedere se futuri aggiornamenti software possano apportare cambiamenti significativi.
Sebbene questi risultati non indichino necessariamente un fallimento totale del chip MediaTek, evidenziano la necessità per i produttori di ottimizzare ulteriormente le loro implementazioni hardware per garantire prestazioni sostenibili nel tempo.
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