NVIDIA si configura come uno dei principali fornitori di hardware per le aziende che operano nel settore dell’intelligenza artificiale. OpenAI sembra voler ridurre la propria dipendenza da NVIDIA. Secondo un report proveniente da Taiwan, il CEO di OpenAI, Sam Altman, avrebbe effettuato una visita “segreta” presso TSMC per esplorare la possibilità di sviluppare un chip interno.
OpenAI vuole che TSMC costruisca il proprio AI chip
Il report indica che il CEO di OpenAI ha visitato sia TSMC che Foxconn per discutere del progetto “Stargate” e della creazione di un chip in-house. Inizialmente si era ipotizzato che il progetto del chip di OpenAI fosse sviluppato in collaborazione con Broadcom.
Dopo aver acquisito alcuni membri chiave dal progetto TPU di Google, l’azienda ha deciso di puntare a un piano più ambizioso: progettare i propri chip da zero. Nonostante ciò, non sono stati forniti dettagli specifici riguardo al tipo di chip previsto.
Si prevede che l’azienda utilizzi il processo a 3nm di TSMC, con integrazione attesa entro il 2026. Resta da vedere se riuscirà a sostituire i chip NVIDIA. È evidente perché OpenAI stia considerando questa direzione.
Perché passare da NVIDIA?
Affidarsi ad altre aziende comporta una certa vulnerabilità rispetto ai progressi tecnologici. Questo è stato un problema affrontato da aziende come Apple quando utilizzava CPU Intel per i propri computer Mac, limitando così la capacità di creare dispositivi secondo le proprie tempistiche.
Per questo motivo, Apple ha infine deciso di sviluppare i propri chip, dando vita all’Apple Silicon. Questa potrebbe essere una delle motivazioni alla base della scelta di OpenAI di progettare i propri chip. Creando soluzioni hardware personalizzate, OpenAI potrebbe realizzare modelli AI specifici alle proprie esigenze e controllarne sia l’hardware che il software, similmente agli iPhone di Apple e ai telefoni Pixel di Google.
Inoltre, questa strategia permetterebbe a OpenAI di differenziarsi nel competitivo panorama dell’IA e implementare funzionalità non disponibili ad altre aziende del settore. Se così fosse, NVIDIA potrebbe perdere un importante cliente; infatti, la società sta già affrontando potenziali concorrenti come Huawei, che punta a sfidarne la posizione nel mercato dell’IA nei prossimi tre anni.
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