Produzione di chip in taiwan: obiettivo 40% di capacità locale

Il panorama della produzione di semiconduttori sta attraversando una fase di cambiamento significativo, con gli Stati Uniti che cercano di ridurre la propria dipendenza da Taiwan. Recenti dichiarazioni del Segretario al Commercio americano, Howard Lutnick, hanno evidenziato l’intenzione di spostare parte della produzione di chip verso un modello di condivisione più equilibrato tra Stati Uniti e Taiwan.

discussione sulla produzione di semiconduttori

Durante un’intervista concessa a NewsNation il 29 settembre, Lutnick ha affermato che l’attuale concentrazione del 95% della produzione di chip in Taiwan è insostenibile. Il piano prevede un’allocazione 50-50 tra i due paesi, con l’obiettivo di aumentare la produzione domestica statunitense fino al 40% prima della fine dell’amministrazione Trump. Questo progetto richiede un investimento che supera i 500 miliardi di dollari.

rischi nella catena di approvvigionamento

Lutnick ha sottolineato come la distanza geografica tra Taiwan e Stati Uniti rappresenti un rischio significativo per la catena di approvvigionamento, soprattutto considerando le ambizioni cinesi nei confronti dell’isola. Ha criticato l’approccio attuale di Taiwan, che si limita a soddisfare il fabbisogno americano senza considerare i potenziali rischi futuri.

nuove politiche nel settore dei semiconduttori

Il governo statunitense sta valutando l’introduzione di una nuova politica produttiva 1:1, che impone alle aziende produttrici di chip negli Stati Uniti di eguagliare il numero dei chip importati dalle loro filiali estere. Le aziende che non rispetteranno questo requisito potrebbero affrontare tariffe d’importazione elevate.

produzione taiwanese e reazioni locali

Sebbene Taiwan sia leader nel settore dei semiconduttori, Lutnick ha contestato l’affermazione secondo cui produce il 95% dei chip globali. Dati recenti indicano che Taiwan genera solo il 44% dei chip logici importati dagli USA e circa il 24% delle memorie. Tuttavia, è responsabile della creazione del 90% dei chip più avanzati sotto i 10nm.

critiche politiche e impatti industriali

Le proposte avanzate da Lutnick hanno suscitato critiche da parte della classe politica taiwanese, con esponenti come Xu Yuzhen che le definiscono come tentativi sfruttatori nei confronti dell’isola. Inoltre, esperti locali ritengono improbabile realizzare una simile suddivisione produttiva entro la fine del mandato Trump.

  • Howard Lutnick, Segretario al Commercio degli Stati Uniti
  • XU Yuzhen, legislatrice del Kuomintang (KMT)
  • Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC)
  • Micron Technology
  • GlobalFoundries

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