Artificiali globuli rossi: successo della ricerca nipponica per combattere la carenza di sangue

La questione della fornitura di sangue in Giappone sta assumendo contorni critici a causa dell’invecchiamento della popolazione e della continua diminuzione della volontà dei giovani di donare. Recentemente, l’Università Medica Prefettizia di Nara ha avviato lo sviluppo di una tecnologia innovativa per la produzione di globuli rossi artificiali, un prodotto che promette soluzioni significative per le sfide attuali del sistema sanitario.

crisi della donazione di sangue tra i giovani

Secondo il responsabile del dipartimento giapponese della Croce Rossa, la crescente richiesta di trasfusioni da parte degli anziani si scontra con una diminuzione costante nel numero di giovani disposti a donare. Negli ultimi 24 anni, il numero di donatori tra i 10 e i 30 anni è calato drasticamente, passando da circa 311.585 nel 1997 a soli 135.250 nel 2021. Con l’attuale normativa che vieta la donazione agli over 70, si prevede un futuro allarmante per le scorte ematiche.

innovazioni nella tecnologia dei globuli rossi artificiali

Per affrontare l’emergenza nella fornitura sanguigna, il team dell’Università Medica Prefettizia di Nara, guidato dai professori Masanori Matsumoto e Hiroki Sakai, ha sviluppato un rivoluzionario preparato di globuli rossi artificiali. Questa innovazione presenta due vantaggi fondamentali: non è soggetta a restrizioni legate ai gruppi sanguigni e può essere conservata a temperatura ambiente fino a due anni, rispetto ai soli 28 giorni richiesti per il sangue convenzionale.

processo di produzione dei globuli rossi artificiali

I ricercatori estraggono i globuli rossi da sacche di sangue scaduto e li sottopongono a un processo di sterilizzazione termica. Grazie all’applicazione di tecnologie esclusive, sono riusciti a creare una membrana artificiale che consente il trasporto dell’ossigeno, superando così uno degli ostacoli principali nella produzione.

successo nei test clinici e sfide future

A giugno del 2025, l’ospedale affiliato all’Università Medica Prefettizia ha condotto con successo il primo esperimento clinico su donne utilizzando globuli rossi artificiali. Tutti i partecipanti hanno completato la prova senza complicazioni significative. Rimangono delle difficoltà finanziarie: attualmente servono circa due settimane per produrre solo 50 cc del nuovo prodotto, con costi elevati associati alla produzione.

richieste al governo e prospettive future

I professori coinvolti auspicano maggior supporto finanziario da parte dello Stato o collaborazioni con aziende farmaceutiche per accelerare la realizzazione dell’obiettivo previsto per il 2030. La tecnologia potrebbe avere applicazioni cruciali in aree remote o durante situazioni d’emergenza.

  • Masanori Matsumoto – Professore presso l’Università Medica Prefettizia
  • Hiroki Sakai – Professore presso l’Università Medica Prefettizia
  • Ebisuzaki Ariko – Responsabile del dipartimento giapponese della Croce Rossa

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