La tecnologia dell’intelligenza artificiale (AI) ha rivoluzionato numerosi aspetti della vita quotidiana, consentendo anche a chi non possiede competenze artistiche di creare opere d’arte e a chi ha difficoltà nella scrittura di produrre testi ben strutturati. L’AI presenta anche lati oscuri, tra cui la proliferazione di applicazioni fraudolente e dannose.
AI e frode: un fenomeno in crescita
Un recente rapporto di DoubleVerify evidenzia una preoccupante escalation delle app fraudolente alimentate dall’AI. I dati mostrano che nel 2025 il numero di app iOS fraudolente è aumentato quasi tre volte rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Nel 2024, Apple aveva già rifiutato oltre 1.76 milioni di app per non conformità agli standard dell’App Store; quest’anno tale cifra è salita a 1.93 milioni. Per quanto riguarda gli utenti Android, la situazione è ancora più allarmante, con quasi sei volte più app fraudolente rilevate nel solo 2025.
Ciò che rende queste app così insidiose è la loro capacità di apparire estremamente realistiche e convincenti. Grazie all’uso dell’AI, vengono create interfacce professionali e recensioni false dettagliate, rendendo difficile per i revisori del marketplace identificarle e respingerle.
Sicurezza per gli utenti: come proteggersi
Per i possessori di dispositivi mobili, questa situazione richiede maggiore attenzione durante il download delle applicazioni. È fondamentale scaricare solo da fonti affidabili come l’Apple App Store e Google Play.
Inoltre, esaminare le recensioni degli utenti può fornire indicazioni preziose sulla qualità delle app. Se molte recensioni sconsigliano un’applicazione specifica, potrebbe essere opportuno evitarla.
I malware tradizionali sono già noti per compromettere i dispositivi rubando credenziali o installando trojan in background; ora con l’avvento dell’AI la complessità del problema aumenta ulteriormente.
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