Honey, l’estensione per browser di proprietà di PayPal, è stata oggetto di numerose critiche a causa di pratiche poco trasparenti e violazioni delle regole affiliate. Nel corso dell’ultimo anno, sono emersi dettagli che evidenziano comportamenti discutibili da parte del servizio, con un impatto significativo sulla sua base utenti.
honey e le controversie sulle pratiche affiliate
L’estensione Honey si presenta come uno strumento in grado di offrire automaticamente coupon per lo shopping online, attirando così molti utenti. Dietro questa promessa si celano diverse problematiche. In particolare, Honey ha finanziato il proprio funzionamento tramite link affiliati, sottraendo frequentemente il merito delle vendite ad altri publisher affiliati come i content creator. Più grave ancora è l’accusa secondo cui Honey avrebbe nascosto alcuni coupon su richiesta di terze parti, contraddicendo la propria dichiarazione di mostrare sempre “i migliori sconti” disponibili.
calo degli utenti e interventi regolatori
Dopo la diffusione delle prime denunce riguardanti queste pratiche scorrette, Honey ha subito una drastica perdita della propria utenza su Chrome. Dal picco iniziale di circa 20 milioni di utenti prima dello scandalo, il numero è sceso a circa 12 milioni al 31 dicembre 2025. Questo decremento corrisponde a una perdita stimata intorno agli 8 milioni di utilizzatori.
- Perdita significativa degli utenti Chrome da 20 a 12 milioni in un anno
- Interventi normativi da parte di Google per limitare le estensioni che violano le policy affiliate
- Adozione di nuove regole per impedire comportamenti simili da altre estensioni
violazioni consapevoli delle regole dei network affiliati
Un ulteriore approfondimento ha rivelato che Honey avrebbe deliberatamente infranto le norme dei network affiliati. Questi network vietano esplicitamente l’uso di strumenti automatizzati come Honey quando un codice affiliato è già attivo sul sito web visitato dall’utente; in tali casi si richiede all’estensione di non interferire e lasciare il credito al publisher originale.
Honey sembra aggirare queste restrizioni valutando diversi fattori quali:
- l’età del conto utente
- la cronologia dei cashback accumulati
- il monitoraggio dei cookie presenti nel browser
Sulla base di questi parametri decide se può “prendere possesso” del credito affiliato anche quando ciò viola le policy vigenti. Questo comportamento configura una possibile frode ai danni dei network e degli altri publisher coinvolti.
gestione della privacy e dati utente raccolti da honey
L’attività dell’estensione include inoltre la raccolta estesa di dati personali dagli utenti oltre quanto normalmente previsto o giustificabile. Tali operazioni hanno alimentato ulteriormente le critiche sulla trasparenza e sull’etica del servizio.
rimozione dell’estensione honey dal browser chrome
L’eliminazione dell’estensione può essere effettuata facilmente tramite il menu contestuale cliccando con il tasto destro sull’icona dell’estensione stessa e selezionando “Rimuovi da Chrome”. Questa operazione consente agli utenti interessati di interrompere immediatamente l’utilizzo del servizio.
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