La Cina si prepara a implementare dal 1° gennaio 2026 una versione aggiornata della Legge sulla gestione della sicurezza pubblica, introducendo norme più severe riguardo alla diffusione di contenuti osceni tramite internet e strumenti di comunicazione. Questa riforma mira a regolamentare in modo più stringente sia la condivisione pubblica sia quella privata, in particolare per quanto concerne i materiali che coinvolgono minori.
modifiche principali della legge sulla gestione della sicurezza pubblica
La nuova normativa, specificata nell’articolo 80, estende la responsabilità penale a chiunque diffonda materiale osceno tramite reti digitali, telefoniche o altri mezzi di comunicazione, senza distinzione tra piattaforme pubbliche o messaggi privati. La trasmissione può riguardare immagini, video o altri file elettronici. L’accertamento del reato avviene anche su segnalazione e verifica dell’effettiva diffusione, includendo quindi scambi privati su applicazioni come WeChat e QQ.
inasprimento delle sanzioni amministrative
I provvedimenti disciplinari sono stati resi più severi: nelle situazioni gravi è prevista una detenzione da 10 a 15 giorni accompagnata da una multa fino a 5.000 yuan (circa 5.400 HKD). Nei casi meno gravi la detenzione può essere inferiore ai cinque giorni o si applicano multe tra i 1.000 e i 3.000 yuan (tra circa 1.080 e 3.240 HKD). La rimozione delle precedenti limitazioni relative al luogo pubblico o alla molteplicità dei destinatari amplia significativamente l’ambito di applicazione delle sanzioni.
precedenti giudiziari significativi in materia di diffusione online
I tribunali cinesi hanno già affrontato casi analoghi: ad esempio, un uomo nella contea di Longmen (Guangdong) è stato condannato a otto mesi di carcere per aver inviato tramite WeChat cinquantaquattro video osceni a diversi contatti; gli sono stati sequestrati dispositivi elettronici utilizzati per il reato. Un altro caso riguarda un amministratore di gruppo QQ che ha consentito la condivisione continuativa di contenuti pornografici all’interno del gruppo, venendo riconosciuto colpevole nonostante le sue giustificazioni legate all’uso interno e limitato degli utenti.
conseguenze penali aggravate per casi rilevanti e coinvolgimento di minori
Se la diffusione interessa un vasto pubblico, grandi quantità di materiale o finalità lucrative, il procedimento può evolvere da sanzioni amministrative a vere e proprie imputazioni penali ai sensi del codice penale cinese per “diffusione illegale di materiale osceno” o “diffusione con profitto”. Le pene possono arrivare fino a diversi anni di reclusione. Particolare attenzione viene riservata ai casi che coinvolgono minorenni; in tali circostanze l’applicazione della legge è più rigorosa ed integra disposizioni specifiche previste dalla normativa sulla protezione dei minori.
implicazioni generali sul controllo della privacy digitale e libertà d’espressione
L’aggiornamento normativo colma lacune nella regolamentazione delle conversazioni private su piattaforme digitali molto diffuse nel paese, rafforzando soprattutto la tutela dei minori nell’ambiente online. Questa estensione della sorveglianza ha suscitato preoccupazioni tra gli utenti circa possibili restrizioni sulla privacy individuale e sulle libertà comunicative quotidiane.














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