Un attacco informatico ha colpito il noto social cinese Kuaishou, causando la diffusione massiccia di contenuti inappropriati nelle dirette streaming. L’evento ha avuto un impatto significativo su milioni di utenti, portando alla temporanea sospensione della funzione live sulla piattaforma.
attacco hacker a kuaishou e conseguenze sulle dirette streaming
La sera del 22 dicembre, intorno alle ore 22:00, la piattaforma cinese Kuaishou è stata oggetto di un attacco da parte di hacker che hanno utilizzato script automatizzati per creare numerosi account e trasmettere video osceni durante le dirette. La rapidità con cui sono stati generati i contenuti ha impedito al sistema di bloccare tempestivamente gli account compromessi. Di conseguenza, è stato necessario disabilitare temporaneamente l’intera funzionalità live per limitare i danni.
Kuaishou rappresenta uno dei principali servizi nel mercato cinese dei brevi video, posizionandosi subito dopo Douyin (TikTok). Con oltre 400 milioni di utenti attivi annuali e una media mensile di utilizzo superiore alle 30 ore, la piattaforma vanta anche una consistente presenza di utenti minorenni. L’attacco ha suscitato preoccupazioni sociali rilevanti, con segnalazioni da parte degli utenti riguardo a disturbi del sonno e timori per l’esposizione involontaria soprattutto degli anziani.
contesto normativo e impatto dell’attacco sul quadro legislativo cinese
L’incidente si è verificato in prossimità dell’entrata in vigore del nuovo articolo 80 della legge sulla gestione della sicurezza pubblica in Cina, che dal 1° gennaio 2026 introduce sanzioni più severe contro la diffusione online di contenuti osceni tramite strumenti digitali o comunicazioni private. Le nuove disposizioni prevedono pene detentive da dieci a quindici giorni e multe fino a 5.000 yuan (circa 5.400 HKD) per chiunque venga riconosciuto colpevole.
Anche lo scambio privato di materiale pornografico rientra nella normativa: casi precedenti hanno visto condanne penali per individui coinvolti nella condivisione massiva di tali contenuti.
analisi delle motivazioni dietro l’attacco e reazioni ufficiali
Sebbene alcune ipotesi suggeriscano che l’obiettivo potesse essere la manipolazione finanziaria attraverso la svalutazione azionaria della società proprietaria della piattaforma, esperti indicano che se fosse stato questo lo scopo sarebbero stati scelti altri tipi di video provocatori, come quelli denigratori verso figure politiche. La scelta invece di diffondere filmati osceni sembra voler mettere in evidenza o criticare ironicamente le nuove restrizioni normative prima della loro applicazione effettiva.
Le autorità locali di Pechino nel distretto Haidian hanno già avviato le indagini sull’accaduto dopo aver ricevuto le denunce. Nel frattempo Kuaishou ha ribadito il proprio impegno a contrastare ogni forma di contenuto illecito e ha collaborato con gli enti competenti per gestire la situazione.

















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