Le tecnologie Qi2 e Bluetooth Auracast sono state al centro dell’attenzione nel settore degli accessori per smartphone, con aspettative elevate per il loro sviluppo e diffusione entro il 2025. Nonostante non siano innovazioni recenti, l’adozione su larga scala di queste tecnologie non si è ancora consolidata completamente.
qi2: un lancio inizialmente difficile ma con risultati positivi
La tecnologia Qi2, che consente la ricarica wireless magnetica avanzata, ha avuto un avvio complicato nella sua diffusione tra i dispositivi mobili. HMD Global è stata la prima azienda a integrare pienamente il supporto Qi2 nel suo smartphone HMD Skyline, lanciato a luglio 2024. Si prevedeva che nel 2025 tutti i principali flagship avrebbero seguito questa direzione, ma così non è stato.
I produttori hanno incontrato difficoltà nell’adottare Qi2, come dimostrano i modelli OnePlus 13 e la serie Samsung Galaxy S25, che richiedono custodie magnetiche per abilitare la ricarica magnetica; solo Samsung supporta parzialmente lo standard Qi2. Le complicazioni derivano dalla sfida tecnica di integrare i magneti senza compromettere altre funzionalità del dispositivo.
Ad esempio, la penna S Pen dei Galaxy S25 presenta problemi di interferenza con i magneti, motivo principale per cui Samsung ha evitato una completa implementazione di Qi2 in questa serie.
l’avanzamento grazie alla gamma google pixel 10
Google ha invece realizzato un significativo passo avanti con la famiglia Pixel 10, offrendo il supporto nativo a Qi2 tramite il sistema denominato “Pixelsnap”, incluso sul modello pieghevole Pixel 10 Pro Fold. Questa iniziativa ha stimolato una crescita del mercato degli accessori compatibili Qi2, con numerose proposte sia da parte di Google che di altri produttori.
- HMD Skyline (primo smartphone con supporto completo Qi2)
- OnePlus 13 (supporto limitato tramite custodia magnetica)
- Samsung Galaxy S25 (supporto parziale e problematiche con S Pen)
- Google Pixel 10 e Pixel 10 Pro Fold (supporto nativo Pixelsnap)
- Diversi accessori magnetic charging e power bank compatibili Qi2 sul mercato
bluetooth auracast: aspettative alte ma adozione ridotta
L’implementazione della tecnologia Bluetooth Auracast per la condivisione audio wireless multipunto avrebbe dovuto rappresentare una svolta nel corso del 2025. Sebbene molti smartphone ora integrino questa funzionalità, essa rimane poco visibile agli utenti poiché spesso nascosta nelle impostazioni avanzate dei dispositivi.
I brand più importanti nel settore audio come Marshall e Sony hanno incluso Auracast nei loro prodotti di fascia alta, mentre molte delle migliori cuffie e auricolari wireless attualmente disponibili non ne offrono ancora il supporto. Alcune aziende emergenti come EarFun si sono distinte aggiungendo tale funzionalità ai loro modelli del 2025.
difficoltà operative e necessità di semplificazione
L’attivazione di Auracast richiede passaggi complessi quali l’abilitazione della modalità Bluetooth LE nelle impostazioni audio e la configurazione della trasmissione tramite password. Inoltre, diversi dispositivi audio non mostrano chiaramente come passare alla modalità LE rendendo l’esperienza utente poco intuitiva.
- Sony (prodotti audio top gamma con supporto Auracast)
- Marshall (inclusione della tecnologia in nuovi modelli)
- EarFun (piccola azienda che ha adottato Auracast nei prodotti del ’25)
- Maggior parte delle cuffie e auricolari wireless ancora senza supporto completo
L’assenza di semplicità d’uso limita fortemente l’utilizzo diffuso della funzione; inoltre molti utenti ignorano completamente la presenza della tecnologia sui propri telefoni.
L’evoluzione futura dipenderà dalla capacità dei produttori hardware e software di rendere più accessibile ed evidente l’opzione di condivisione audio via Auracast.
Lascia un commento