Hacker trasforma smartwatch riciclato in anello intelligente unico

Il riutilizzo creativo di dispositivi tecnologici obsoleti rappresenta una tendenza sempre più diffusa, capace di trasformare oggetti considerati superati in soluzioni innovative e funzionali. Un esempio emblematico è la conversione di uno smartwatch datato in un anello intelligente, un progetto che coniuga abilità artigianali e conoscenze tecniche per dare nuova vita a componenti elettronici altrimenti destinati allo scarto.

smartwatch dismesso come base per un anello intelligente

Un video pubblicato sul canale YouTube Gadget Industry illustra il processo di trasformazione di uno smartwatch ormai inutilizzabile in un dispositivo indossabile completamente diverso: un smart ring. Questa iniziativa richiama la moda del restauro di oggetti vintage, ma si distingue per l’approccio orientato al riciclo creativo anziché alla semplice riparazione.

L’anello risultante non raggiunge la perfezione estetica e funzionale di prodotti commerciali come l’Oura Ring, ma presenta elementi originali e interessanti che ne fanno un prototipo potenzialmente adatto a campagne di crowdfunding.

smontaggio e assemblaggio dei componenti elettronici

Il procedimento prevede lo smontaggio completo dello smartwatch per recuperare schermo, batteria da 30mAh, porta USB-C e parti della scheda madre. Successivamente viene realizzato il corpo dell’anello utilizzando resina epossidica modellata manualmente con strumenti non specializzati.

I componenti vengono quindi integrati nel nuovo alloggiamento: la batteria viene sagomata per avvolgere il corpo dell’anello mentre sotto lo schermo viene posizionato un minuscolo vite che funge sia da pulsante on/off sia da sensore touch. Questo elemento sarà poi inglobato nella resina trasparente, conferendo funzionalità senza compromettere la struttura complessiva.

caratteristiche finali del dispositivo smart ring

Dopo l’assemblaggio, il dispositivo viene immerso in una vasca di resina che solidifica formando la struttura definitiva; infine si procede alla lucidatura per rifinire l’aspetto esteriore. Il risultato è un anello dotato dello schermo originario dello smartwatch posizionato sul dito, collegabile via Bluetooth a uno smartphone per ricevere notifiche.

Nonostante le dimensioni ancora ingombranti rispetto agli standard attuali degli smart ring commerciali, il progetto dimostra come sia possibile ottenere caratteristiche avanzate quali:

  • Connessione Bluetooth stabile
  • Ricezione delle notifiche dallo smartphone
  • Resistenza all’acqua
  • Sensore touch integrato nel pulsante on/off

L’esperimento evidenzia inoltre le potenzialità creative legate al riutilizzo tecnologico e suggerisce possibili sviluppi futuri attraverso miniaturizzazione e ottimizzazione del design.

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